La storia di Rosa Balistreri era già stata portata al Torino Film Festival con il documentario Rosa - Il canto delle sirene. Torna al 42° TFF con il film diretto da Paolo Licata, L'amore che ho. A curare le musiche che accompagnano il film è Carmen Consoli.
“Rosa aveva una voce strabiliante - commenta la cantante - che veniva dalla terra, ancora oggi ascoltando questa voce ci chiediamo come facesse a mantenerla, gli intervalli erano perfetti. Consideriamo che non ha avuto possibilità studiare. Neanche io con le mie colleghe migliori riuscirei a eguagliarla. Era una donna piccolina, ma con una voce strabiliante. Era moderna, negli anni ’70 c’è una piccola carenza di cantautrici, lei scriveva ed esprimeva un pensiero già molto femminista”.
“Il ricordo più forte che ho di lei sicuramente la sua versione di Mi votu e mi rivotu. È molto bella. Poi, con mio padre musicista, suonavamo le sue canzoni. Poi lei si esibiva nella case privatamente. Mi colpiva la determinazione di questa donna. Era una femmina tosta, lucente”.
E oggi? “Sento tanta musica bella, magari non è distribuita, a X Factor vedo dei cantanti di qualità tra cui la torinese Francamente. Penso che debba tornare tutto umano. La parte animale bella di noi. Non bisogna avere paura".
"Rosa Balistreri è una femminista ante litteram, spero che questo film sia d’esempio a tante donne che subiscono violenza” aggiunge Donatella Finocchiaro che interpreta Rosa nella sua età matura.
“In questo film ci sono sei donne che hanno dato una propria interpretazione della persona di Rosa - spiega il regista - Io sono nato con Rosa Balistreri come molti siciliani, ma il mio ricordo più forte è quando l’ho riascoltata durante il montaggio del film. Lì sono stato nuovamente catturato dalla sua potenza”.
“Sono molto colpito dall’organizzazione del Festival e che abbiano apprezzato il film, mi piacerebbe vincere ma sono fuori concorso” aggiunge Licata sull’evento torinese.
“Io ho sempre amato questo festival e per la prima volta ci approdo. E così posso godere della città e del cibo meraviglioso” conclude Carmen Consoli.