Economia e lavoro | 26 novembre 2024, 13:50

Il dopo-automotive è già qui: Lutech scommette su Torino per digitale e intelligenza artificiale (e 300 posti di lavoro)

Nuova sede in lungo Dora Colletta: già attivi 200 lavoratori, entro fine 2025 ne assumeranno altri cento. Di Franco: "Vogliamo che qui ci sia uno dei nostri centi principali"

Lutech scommette su Torino per digitale e intelligenza artificiale (e 300 posti di lavoro)

Lutech scommette su Torino per digitale e intelligenza artificiale (e 300 posti di lavoro)

Duecento posti di lavoro, a Torino. E con la previsione di aggiungerne altri cento entro la fine del 2025. Ecco il piano di Lutech, azienda leader che si occupa di trasformazione digitale e intelligenza artificiale. E che dopo 20 anni in città oggi ha inaugurato la sua nuova sede in lungo Dora Colletta 75.

Il nuovo quartier generale

Un quartier generale per raccogliere talenti, ma anche per tessere nuovi fili di una rete in espansione. "Inauguriamo una sede per noi importante, celebrando quello che abbiamo già costruito e quello che ancora costruiremo. Vogliamo che sia una delle nostre sedi principali, che contano 5500 addetti in tutto", dice Giuseppe Di Franco, ad del Gruppo Lutech.

Trasformazione digitale dei processi è ciò che viene fatto da Lutech, permettendo alle aziende di fare in maniera più efficiente ciò che facevano anche prima. Ma senza dimenticare il mondo del pubblico. "Transizione digitale e ambientale vanno di pari passo, ma la produttività limitata, su questo territorio, ha sopito l'economia, limitando la crescita dei salari. Vogliamo dare nuovo impulso allo sviluppo". "Molte aziende investono in AI, ma il settore in generale si è sviluppato poco in Italia e in Europa. Per ogni euro investito in Usa, qui si investe il 5%. Questo vuol dire perdere competitività".

"Sull'Intelligenza artificiale il Paese è rimasto ostaggio dei convegni, ma si rischia di perdere l'occasione e la scommessa dei nostri tempi".

"Torino? C'è stata una grande evoluzione, dell'informatica di un tempo alla capacità oggi di ripensare e reinventare qualcosa di nuovo".

L'acquisizione di Abex

Ma il cammino a Torino riguarda anche altri aspetti: "Abbiamo fatto anche un'acquisizione importante con Abex - aggiunge - per far crescere competenze e know how sulle grandi aziende. Negli ultimi 7 anni abbiamo acquisito 30 società e con una crescita organica di 800 persone all'anno".

Territorio fertile

"Per noi è un orgoglio celebrare l'inaugurazione di una sede così prestigiosa, che mette in campo talenti e qualità - commenta Andrea Tronzano, assessore regionale alle Attività produttive - Non è un caso se Torino è capitale dell'innovazione e se ospitiamo il Centro nazionale: non bisogna temere la tecnologia, ma accompagnarla. Dobbiamo insistere in un momento in cui un settore come l'auto sta soffrendo".

"Il settore dell'auto non è più l'unico - aggiunge Di Franco - bisogna investire su più filiere produttive diverse. L'automotive forse ha fatto scelte sbagliate in passato: ora bisogna individuare i punti deboli e investire".

"Il nostro territorio è coeso e sa collaborare, anche con le aziende di tutte le dimensioni - aggiunge Chiara Foglietta, assessore comunale alla Transizione digitale - Guardando al futuro e alle tecnologie emergenti potremo superare questo momento".

Intelligenza industriale 

"Qui c'è un'intelligenza industriale che sa creare valore aggiunto - conclude Marco Gay, presidente di Unione Industriali di Torino - Avere Lutech qui da noi vuol dire avere un'opportunità in più, per generare competenze e progetti per affrontare le sfide internazionali che abbiamo davanti".

Massimiliano Sciullo

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