Sport - 26 novembre 2024, 10:44

Toro e stadio, Lo Russo: "Lavoriamo per liberare l'Olimpico dalle ipoteche, ma l'ultima parola spetta all'Agenzia delle Entrate"

Sulla ipotesi di cessione della società, il sindaco si è chiamato fuori: "E' una vicenda su cui la Città deve stare un passo indietro, non avanti. Sono questioni legate alle dinamiche tra presidente e tifosi"

Lo Russo: "Lavoriamo per liberare l'Olimpico dalle ipoteche"

In questo periodo in cui tanto si dibatte sul futuro del Toro, che in campionato sta vivendo una lunga fase difficile dopo un avvio scoppiettante, anche se e soprattutto l'ipotesi di un cambio di proprietà interessa media e tifosi granata. Registrate le smentite arrivate a più riprese sull'ipotesi Red Bull, sono comunque numerose le voci che danno sempre più vicina la fine dell'era Urbano Cairo.

Lo Russo e la questione ipoteche

Tra pochi giorni il patron di Rcs diventerà il più longevo presidente della storia del Toro, superando il record di Orfeo Pianelli, l'uomo dell'ultimo scudetto, ma una delle questioni aperte per far decollare una eventuale cessione della società riguarda la questione stadio Olimpico. Perché solo uno stadio di proprietà (o con la possibilità di diventarlo a breve) potrebbe favorire un cambio di proprietà.

Sulla questione è intervenuto anche il Stefano Lo Russo: "Le ipoteche sono un ostacolo per eventuali acquirenti, ma non è il sindaco che le toglie ma l’Agenzia delle Entrate", ha detto il primo cittadino nel suo intervento settimanale in radio questa mattina. "Stiamo cercando di liberare l’Olimpico dalle ipoteche, non è banale per tante ragioni anche giuridiche. Non è il principale dei temi, ma è un tema economico perché avere un’ipoteca su quello stadio limita l’operatività del Comune rispetto al futuro dell’impianto".

"Il Robaldo sarà la futura cittadella granata"

Il sindaco ha ricordato anche l'impegna della città per i nuovi campi del Robaldo: "Il nostro obiettivo è dare corpo alla Cittadella del Toro, che parte da tanti elementi ma che vede lo stadio Olimpico come elemento centrale, come capita tutta Europa per le squadre che hanno ambizioni e che già capita in tante altri città come a Bergamo con l'Atalanta e qui da noi con la Juve e l'Allianz Stadium: la traiettoria è quella".

Lo Russo ha spiegato quali sia ad oggi lo stato dell'arte: "Non partiamo da zero, ma da un delta di diversi milioni di euro: in caso di cessione dello stadio, il creditore non è il Comune, ma lo Stato. Su quello stadio è iscritta un’ ipoteca, non è facile toglierle". Tornando poi sul Robaldo, il sindaco ha parlato di "un cantiere complesso: ci sono stati alcuni intoppi, ma non ho evidenza di ritardo strutturale. I lavori sono gestiti dal Toro: è monitorato, intanto stiamo andando avanti".

I problemi legati al fallimento Cimminelli

Infine ecco il riferimento ad un altro tema molto sentito, la questione Fondazione Filadelfia e Museo del Grande Torino: "Una vicenda complessa, così come quella degli oneri finanziari connessi alla situazione del Fila", ha ammesso il sindaco di Torino. "L'assessorato allo Sport la sta seguendo: non è solo un tema di governarce della Fondazione, ma più complessivo di gestione operativa, per problemi che ancora derivano dal fallimento della gestione Cimminelli (anno 2005, ndr). Questo ha avuto un trascinamento sui cespiti immobiliari, sull’ipoteca che c'è sullo stadio Olimpico e la vicenda Filadelfia. Ma posso tranquillizzare - ha concluso Lo Russo - c'è la massima determinazione a risolvere i problemi e andare avanti".

"Cessione della società? Il Comune deve starne fuori"

Infine, sulla possibilità che il Toro cambia proprietario: "Cessione della società? E' una vicenda su cui la Città deve stare un passo indietro, non avanti - ha sottolineato il sindacoSono questioni legate alle dinamiche tra presidente e tifosi: io mio devo occupare della gestione operativa degli immobili del Comune, di dare al Torino un presente e un futuro su basi solide. Sarebbe improprio che il sindaco si esprimesse: sono questioni sportive. Il Comune si relazione con la dirigenza, a garanzia di tutti".

Cinzia Gatti e Massimo De Marzi