Nell’ambito dell’inchiesta della procura di Torino sull’eredità Agnelli, sono state eseguite alcune perquisizioni nelle sedi di altrettanti studi legali allo scopo di reperire documentazione e riscontri utili alla prosecuzione delle investigazioni. Le perquisizioni sono state autorizzate dal gip e si sono svolte con la presenza di rappresentanti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.
La cessione delle quote della 'Dicembre'
La vicenda vede indagati il numero uno di Stellantis John Elkann, i suoi fratelli Lapo e Ginevra, il notaio Urs Von Grueningen e lo storico commercialista Gianluca Ferrero (attuale presidente della Juve). Tra gli elementi oggetto di indagine, all’attenzione degli inquirenti figurano le operazioni che, secondo gli investigatori, avrebbero determinato al variazione della composizione della compagine sociale della società ‘Dicembre', cassaforte della famiglia Agnelli che controlla diverse società del gruppo.
L'ipotesi su cui lavorano gli inquirenti è che i contratti con cui Marella Agnelli ha ceduto, nel 2004, la proprietà delle quote siano “carenti degli originali, incompleti, alterati e falsificati, con indizi concreti circa l’assenza dell’effettivo pagamento del prezzo delle quote”. Un fatto che, se confermato, aumenterebbe l’imposta sulle successioni non pagata allo Stato.
Nuova ipotesi di reato: falsità ideologiche
A seguito delle indagini, è stata ipotizzata una nuova ipotesi di reato per falsità ideologiche che hanno riguardato la ‘Declaratoria relativa alla composizione e struttura della Dicembre' del 30 giugno 2021, depositata presso l'Ufficio del Registro delle imprese.
“Nessuno dei fratelli Elkann figura tra i destinatari delle perquisizioni disposte dalla Procura di Torino, per cui essi non sono a conoscenza degli elementi che fondano questa nuova iniziativa del pubblico ministero, che segue gli innumerevoli tentativi, sinora tutti respinti dai giudici, di Margherita Agnelli di sovvertire le volontà dei suoi genitori”. Così in una nota i legali dei tre fratelli Elkann, John, Lapo e Ginevra.
I legali degli Elkann: "Atti tutti legittimi"
“I nostri clienti ribadiscono tuttavia la certezza della legittimità di tutti gli atti relativi alla Dicembre e sono certi di poter provare nelle sedi opportune la correttezza del proprio operato”, proseguono gli avvocati precisando che “l’attuale assetto della Dicembre così come il ruolo in essa ricoperto da John Elkann riflettono le volontà di Gianni e Marella Agnelli, sono sostenuti da tutta la famiglia e non potranno essere modificati da alcuna azione giudiziaria”.