Nel 2025 niente erba alta a Torino: la Città ha deciso infatti di aumentare il numero degli sfalci previsti il prossimo anno, così come quelli del biennio successivo. Merito di una nuova organizzazione del verde pubblico, illustrata questa mattina dall'assessore Francesco Tresso durante la presentazione del Documento Unico di Programmazione 2025-2027.
Erba alta
Tra le novità più rilevanti un ritorno all'antico. Il capoluogo piemontese - con i suoi 16 chilometri quadrati di parchi, giardini ed alberate - è la città più verde d'Italia. Di qui la necessità di cambiare qualcosa nella gestione di questo patrimonio, dove d'estate infestanti e piante rampicanti invadono in molti casi le aree gioco per bambini, i binari del tram, i marciapiedi e anche gli spartitraffico. Soprattutto in periferia.
Da qui la necessità di tornare all'organizzazione pre-2004, quando la gestione del verde centrale (i grandi parchi cittadini come Valentino, Pellerina e Lungo Po) e quella delle Circoscrizioni era unificata. La riunione dei due settori permetterà di organizzare in modo più efficiente i lavori ed evitare le scene viste gli scorsi anni in alcune zone di Torino, dove l'erba superava il metro e mezzo.
Per il periodo 2025-2027 il Comune ha stanziato 27 milioni di euro. Il bando emanato dall'attuale amministrazione per la gestione del verde poi è triennale: questo consentirà alle ditte vincitrice di pianificare meglio i lavori.
Gli sfalci
E dal punto di vista pratico, sono stati organizzati in maniera diversa gli sfalci. Complessivamente ci sono otto lotti: due riguardano i viali e corso principali, insieme alle zona limitrofe. Qui i giardinieri dovranno effettuare un minimo di cinque passaggi per tagliare l'erba.
I lotti
Altri cinque lotti sono invece dedicati ai parchi e al verde delle Circoscrizioni: qua sono previsti un minimo di tre/quattro sfalci. L'ultimo lotto è dedicato al pronto intervento.
In ogni caso il nuovo appalto sarà pienamente operativo da maggio 2025. Questo vuol dire che quando si metteranno al lavoro le nuove ditte, nei parchi ed aiuole cittadine saranno già entrati in azione almeno una volta tosaerba e decespugliatori.
COMPENSAZIONI DI ALBERI ABBATTUTI
Le richieste di sostituzione degli alberi in aree private sono in aumento: 111 nel 2022; 133 lo scorso anno mentre nel ‘24 le richieste complessive finora sono state 360. Con la delibera di iniziativa consiliare approvata oggi in Sala Rossa sorge l’obbligo regolamentare di compensazione ambientale degli alberi abbattuti in aree private non sottoposte a vincoli previsto finora soltanto nelle aree vincolate.