Una manifestazione che arriva a poco più di una settimana dagli scontri con gli studenti. Carabinieri, polizia, guardia di finanza, polizia penitenziaria, quasi tutte le sigle sindacali riunite davanti alla Questura di via Vinzaglio. Poco prima delle ore 10 è partito il corteo che chiede "più sicurezza e più rispetto per le divise". I partecipanti sono alcune centinaia.
"Chiudiamo Aska"
"Chiudiamo Askatasuna", si legge in un cartello, reo, secondo i rappresentanti di categoria, di essere il centro sociale dove si veicola la violenza verso la polizia.
Non solo forze dell'ordine, ma anche rappresentanti della politica torinese. C'è la Deputata Augusta Montaruli, la senatrice Paola Ambrogio, l'assessore regionale Maurizio Marrone, così come ci sono i consiglieri regionali Roberto Ravello e Fabrizio Ricca, ma anche quelli della città di Torino Enzo Liardo e Ferrante De Benedictis.
Cori contro Lo Russo
Il corteo è giunto davanti alla Prefettura intorno alle ore 11 dopo essersi snodato per le vie del centro passando davanti alla caserma di via Cernaia per poi raggiungere Piazza Palazzo di Città. Qui, davanti al comune si sono levati cori all'indirizzo di Stefano Lo Russo, a cui viene chiesto di chiudere il centro sociale di Corso Regina Margherita 47. I rappresentanti sindacali hanno chiesto un incontro con il primo cittadino, il quale, ha fatto sapere ai presenti per tramite di suoi collaboratori, dovrebbe riceverli nelle prossime ore. Un coro contro la violenza sulle donne è stato intonato in via Milano, vista la sovrapposizione con le celebrazioni del 25 novembre, mentre il gruppo stava tornando in via Pietro Micca per raggiungere Piazza Castello prima dello scioglimento.
Traffico deviato per un'ora
Qualche disagio al traffico con i bus deviati per dare spazio alla manifestazione. Per più di un'ora sono state deviate le linee 4 - 8 -10 - 13 - 19 - 29 - 51 - 55 - 56 - 59 - 59/ - 67 - 72 - 72/. Come fa sapere Gtt intorno alle ore 11,15 il percorso dei mezzi è stato ripristinato sul suo normale percorso.
La solidarietà della destra torinese
Le ragioni che animano la manifestazione odierna delle Forze dell’Ordine davanti alla Questura di Torino sono assolutamente sacrosante: l’escalation di violenza in atto, che vede gli uomini e le donne in divisa automatico bersaglio di ogni manifestazione o protesta di piazza, merita ferma condanna. Il rispetto della divisa è un valore imprescindibile, un fattore culturale prima ancora che politico. Spiace che certa politica continui a non prendere posizione, c’è un pericoloso ombrello di impunità intorno a certi gruppi di facinorosi e violenti”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia.
“Il Governo Meloni – continua la Ambrogio – ha fatto scelte nette, pur in un contesto difficile: 1,5 miliardi di euro stanziati con la manovra del 2023 per il rinnovo del contratto collettivo, 29mila assunzioni in due anni tra turn-over ed extra assunzioni, 100 milioni previsti all’interno del Decreto Fiscale in via di approvazione, di cui sono relatrice, a copertura degli straordinari delle forze di polizia, il deciso rafforzamento delle tutele e delle garanzie contenute all’interno del dl Sicurezza, anche con l’uso delle bodycam, così come la stretta alle manifestazioni violente e alle rivolte in carcere, senza dimenticare l’estensione della licenza anche per le armi non di servizio. E tanto altro, a dimostrazione di una vicinanza nei fatti, non solo a parole”.
“Esprimo tutta la mia solidarietà alle Forze dell’Ordine e ai militari che oggi sono scesi in piazza a Torino. Queste persone ogni giorno si prendono cura della nostra comunità e si impegnano per garantire la sicurezza dei nostri territori e del Paese. I sempre più frequenti attacchi degli antagonisti nelle strade, e quelli verbali di una certa sinistra che siede nei banchi delle istituzioni, non sono più tollerabili. Le scene che abbiamo visto al corteo studentesco di pochi giorni fa con 20 poliziotti feriti, l'occupazione della Mole e le devastazioni di negozi testimoniano che siamo di fronte a una deriva pericolosa.
La Lega continuerà a stare al fianco degli uomini in divisa che garantiscono l’ordine e la sicurezza con le leggi e la democrazia, contro ogni forma di odio ideologico”. Così Fabrizio Ricca, capogruppo Lega in Piemonte, presente alla manifestazione delle Forze dell’Ordine indetta oggi a Torino.
“Sono assolutamente condivisibili le proteste odierne, davanti alla Questura di Torino, da parte delle Forze dell’Ordine: da tempo denunciamo, con forza, la delegittimazione in atto da parte di certa politica - una vera e propria assicurazione di impunità per i professionisti del caos - nei confronti di servitori dello Sato che, con sacrificio e abnegazione, garantiscono l’ordine pubblico e la sicurezza di cittadini e Istituzioni. La politica che non condanna certe dinamiche non fa altro che alimentare gli estremismi: antagonisti, anarchici, centri sociali, collettivi e le frange dell’ambientalismo radicale sguazzano da sempre nel cerchiobottismo istituzionale”. Ad affermarlo Roberto Ravello, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte.
“Noi – continua Ravello – abbiamo fatto una scelta di campo chiara, netta e incontrovertibile: rivendichiamo con forza, ad esempio, la stretta per i reati di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, soprattutto in caso di lesioni agli agenti. Siamo dalla parte della sicurezza e della legalità, chi tocca e strumentalizza le Forze dell’Ordine è nemico dello Stato e della democrazia e per questo, non a caso, ribadiamo l’appello allo sgombero ed alla chiusura di Askatasuna, vera fucina di odio e di violenza, altro che “bene comune”.
“Fratelli d’Italia continua con determinazione a portare avanti il pacchetto sicurezza voluto dal governo Meloni. Chiediamo la chiusura immediata del centro sociale Askatasuna e maggiore tutela per le Forze dell’Ordine, troppo spesso bersaglio di attacchi da parte di antagonisti e violenti. Oggi a Torino, scendiamo in corteo al fianco delle nostre donne e uomini in divisa per denunciare le costanti aggressioni che subiscono. Questi atti di violenza sono culminati in un episodio gravissimo: l’esplosione di un ordigno rudimentale diretto contro di loro. Chi si oppone a queste misure di sicurezza dimostra di schierarsi, di fatto, più dalla parte di antagonisti e violenti, invece che con chi difende lo Stato e garantisce la sicurezza di tutti. Noi non abbiamo dubbi da che parte stare: sosteniamo con fermezza le forze dell’ordine che ogni giorno lavorano per tutelare l’ordine pubblico e la legalità. Oggi, scendendo in corteo insieme a loro, ribadiamo che esistono una Torino e un’Italia capaci di distinguere tra manifestanti pacifici ed estremisti. ‘Giù le mani dalle divise e Lo Russo chiuda Askatasuna’. Ci uniamo e condividiamo questi cori, così come abbiamo fatto con il blitz dell’assessore regionale alle politiche sociali, Maurizio Marrone, per bloccare la sanatoria del centro sociale e difendiamo il DdL sicurezza in ogni sede”. Così la vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e relatrice del ddl Augusta Montaruli.