Cronaca - 25 novembre 2024, 12:38

Riciclaggio di veicoli e pezzi di ricambio, giro di vite della Polizia: 36 persone identificate e 3 denunciate

Per loro anche l'accusa di smaltimento illecito dei rifiuti: multe per oltre 10 mila euro. A Torino chiusa una carrozzeria risultata abusiva

Riciclaggio di veicoli e pezzi di ricambio, giro di vite della Polizia

Nell’ambito dell’attività di controllo degli esercizi pubblici connessi alla circolazione stradale, la Polizia di Stato ha effettuato sul territorio del Piemonte una serie di accertamenti finalizzati al contrasto del riciclaggio di autoveicoli e dei pezzi di ricambio di provenienza illecita nonché di molteplici forme di irregolarità nel delicato settore della tutela ambientale.

L’attività di queste ultime settimane, effettuata dalle Squadre di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Torino, Alessandria, Cuneo e Verbania, coordinate dal Servizio Polizia Stradale, è stata effettuata in particolare nelle rispettive province della regione.

Nel corso delle operazioni sono state sottoposte a controllo attività di rivendita auto e carrozzerie, nonché aree sospettate di essere adibite allo stoccaggio illecito e alla conservazione dei rifiuti. Le persone identificate sono state 36, tre delle quali denunciate in stato di libertà sia per reati connessi all’illecita gestione dei rifiuti che per reati di natura strettamente penale. Sono state inoltre contestate violazioni amministrative per un importo superiore ai 10.000 €.

Nello specifico, a Torino una carrozzeria oggetto dei controlli è risultata abusiva ed è quindi stata chiusa in quanto priva delle autorizzazioni previste, con il contestuale sequestro ai fini della confisca di tutta l’attrezzatura destinata alle lavorazioni. Nella circostanza sono state elevate sanzioni amministrative per un ammontare superiore a 5.000 €. Inoltre, sono stati rinvenuti motori e componenti elettronici di provenienza illecita con conseguente deferimento alla Procura della Repubblica Torinese di una persona per ricettazione.

 

In provincia di Cuneo, è stato invece controllato in collaborazione con ARPA Piemonte (sede di Cuneo) un centro di recupero di metalli ferrosi attivo anche come autodemolizione; a seguito del controllo sono state contestate violazioni alle prescrizioni autorizzative connesse all’utilizzo improprio di aree destinate al deposito rifiuti e alla gestione dei processi di gestione degli stessi. Sono inoltre emerse violazione di carattere amministrativo e penale delle norme ambientali relative in particolare allo sversamento di liquidi inquinanti da idrocarburi sul terreno non impermeabilizzato.

  

Nel Verbano Cusio Ossola, le verifiche del personale presso una rivendita di auto della zona hanno portato all’emersione di irregolarità di tipo amministrativo con contestuale irrogazione di sanzioni per oltre 4000 €, oltre a mancanze in ordine alle prescrizioni sulla sicurezza sul lavoro di competenza della locale Procura della Repubblica.

 

In provincia di Alessandria, infine, è stato controllato un autosalone con annessa officina di autoriparazione. In questo caso gli operanti hanno contestato sanzioni amministrative per un importo di circa 1400 € e denunciato penalmente il titolare dell’attività per deposito incontrollato di rifiuti.

 

L’attività rientra nell’azione di prevenzione e monitoraggio condotta dalla Polizia di Stato in un settore che da decenni rappresenta una fonte di profitto illecito anche per le organizzazioni criminali. L’espansione dei “crimini ambientali”, infatti, oltre che procurare facili guadagni ai criminali, danneggia il territorio e mette costantemente a rischio la salute dei cittadini.

 

I procedimenti penali si trovano attualmente nella fase delle indagini preliminari. Vige, pertanto, la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

redazione