“Ho dormito pochissimo, mi hanno sbagliato orario sta mattina, sono un po’ nervosetto”: così Giancarlo Giannini il giorno dopo aver ricevuto il premio Stella della Mole durante l’inaugurazione della 42esima edizione del Torino Film Festival.
"Sembrava di essere a Hollywood"
“Il Premio? Ieri sera c’erano 100 mila fotografi, sembrava di essere a Hollywood”, ha detto scherzando, sorpreso di una simile accoglienza.
Il rapporto dell’attore, che durante il festival introdurrà il film Pasqualino Settebellezze, una delle pellicole che lo hanno reso celebre, con il cinema di oggi è piuttosto severo: “Frequento poco le sale dopo la pandemia, gli ultimi film che ho visto sono quelli di Spielberg e di Wenders. Mi piacciono le pellicole del passato, i capolavori li hanno fatti tutti, si deve pensare a un nuovo modo di comunicare. Non sono molto entusiasta del cinema di oggi, ma sono molto vecchio".
"E' necessario rompere gli schemi"
"Trovo che abbiamo perso semplicità e fantasia - ha concluso Giannini - Dovremmo rompere gli schemi per comunicare, ma dobbiamo farlo in modo semplice”.