Omicidio e tentato suicidio. E' un autentico dramma familiare quello che si è consumato poco fa a Nole, nel Canavese, dove una madre ha ucciso la figlia di 10 mesi, cercato poi (senza riuscirci) di togliersi la vita: la donna è stata trasportata d'urgenza in elicottero alle Molinette, dove è ricoverata in terapia intensiva (reparto diretto dalla dottoressa Marinella Zanierato) e piantonata.
Depressione post partum la probabile causa
Il fatto è successo nell'alloggio nel centro della città in cui le due vivevano. Pare che la mamma abbia annegato la piccola nella vasca da bagno: inutile il tentativo di rianimare la piccola da parte del padre, che era appena rientrato a casa e ha visto la drammatica scena.
Verosimilmente l’evento é riconducibile allo stato depressivo post partum della donna, in cura da qualche tempo. Le indagini sono condotte dai carabinieri e dalla pm della procura di Ivrea Elena Parato.
Nel pomeriggio la mamma è stata sottoposta dagli otorini (equipe diretta dal professor Giancarlo Pecorari) ad un intervento al collo, vista l'ampia ferita che aveva riportato dopo il tentativo di suicidio. Si è trattato di un intervento soprattutto di sutura, per le numerose ferite da taglio che la donna si era inferta: la prognosi non è più riservata.
Il dolore del sindaco di Nole: "Tragedia immensa"
“È una tragedia immensa che sconvolge tutta la comunità”. Così Simone Bertino, sindaco di Nole, che nel primo pomeriggio si è recato sul luogo dell’accaduto: “Abito poco distante, li conosco, sono bravissimi ragazzi, una bella famiglia, cresciuti a Nole, stanno insieme da molto tempo e hanno desiderato tanto quella bambina. Da quello che mi è stato detto so che non sono stati lasciati mai soli”.