Politica - 22 novembre 2024, 10:46

Metro 2, più soldi per arrivare al Politecnico. Salvini "gela" Torino: "Non moltiplico pani e pesci" [VIDEO]

Sui valichi il ministro rassicura: "Sul Frejus ho chiesto di fare più in fretta possibile"

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini a Torino

Il Governo, almeno per il momento, non sembra intenzionato a mettere altri fondi perché la linea 2 arrivi fino al Politecnico di Torino. La doccia gelata arriva dal Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, intervenuto questa mattina all'Assemblea Anci al Lingotto, ha commentato: "Tutti i Comuni chiedono con forza nuovi soldi al Governo: torinesi, modenesi, romani. Non moltiplico pani e pesci: non è nelle mie facoltà". 

Mancano 550 milioni

Il sindaco Stefano Lo Russo prima ed il Consiglio Comunale poi con una mozione hanno più volte chiesto all'esponente dell'esecutivo di Giorgia Meloni più soldi per completare l'infrastruttura. Sul piatto al momento ci sono 1.8 miliardi per la linea 2 da Rebaudengo a Porta Nuova. Per proseguire fino al Politecnico mancano 550 milioni. Ma Salvini sul punto non fornisce garanzie. 

Via ai lavori nel 2026

L'unica speranza resta appesa a questa promessa finale del Ministro: "Avremo estrema attenzione per Torino, come per tutti gli altri Comuni: dovremo fare delle scelte". I primi cantieri della metro 2 partiranno nel 2026, mentre il viaggio inaugurale è previsto tra 2032 e 2033.

Per quanto riguarda le altre infrastrutture del territorio, le notizie sono più positive. "Sul col di Tenda - ha chiarito - stiamo lavorando perché ci sono notizie di riapertura a brevissimo". 

I valichi 

"Ho parlato - ha aggiunto - con il collega francese: il sistema dei valichi è fondamentale. Stanno lavorando sul Frejus e gli ho chiesto di fare più in fretta possibile. E gli ho anche detto che la chiusura del Monte Bianco per troppi mesi è insostenibile: la seconda canna del Bianco per noi rimane una priorità. Sulla Tav sia noi che la Francia stiamo rispettando tempi e modi previsti, quindi sono contento", ha concluso. 

Salvini su mandato arresto Netanyahu: "Se venisse in Italia sarebbe il benvenuto"


Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano, se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto - è il commentato di Salvini sul mandato di arresto emesso dal Tribunale dell'Aja -. I criminali di guerra sono altri. Non entro nel merito delle dinamiche internazionali. Israele è sotto attacco da decenni. I cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e i bunker sotto le case da decenni. Dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in medio oriente mi sembra irrispettoso e pericoloso. Israele non difende solo se stesso, ma difende le libertà e i valori occidentali, mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni paesi islamici che sono maggioranza in alcune istituzioni internazionali".

Cinzia Gatti e Daniele Caponnetto