Sembrerebbe essere del tutto fallito l'esperimento di Gtt delle linee 23 e 26 serale avviatosi lo scorso 1° dicembre 2023, per la durata di un anno, tanto richiesto dai residenti dei quartieri di Falchera e Villaretto per migliorare i collegamenti con Mappano.
Infatti le due corse avrebbero dovuto avvicinare i due quartieri torinesi con il cimitero e le scuole di Mappano, a seguito proprio di molte richieste avanzate dai residenti alla Circoscrizione 6. Ma dalle segnalazioni ai reali passeggeri la realtà parrebbe essere diversa: si contano cifre davvero basse per le due linee, con un numero medio di passeggeri di 3,2 per la linea 23 e di 0,96 per la linea 26.
In particolare i dati, rilevati non dai bip ma da personale a bordo, nelle corse con partenza alle ore 7.15 e 14.03 del 23, evidenziano un numero medio pari a sette passeggeri. Mentre per le altre corse sono stati rilevati valori decisamente più bassi: su 72 corse in un unico caso si evidenzia un carico massimo pari a una persona, in tutti gli altri i valori medi sono pari a circa due unità. Per il 26 la giornata con meno saliti in assoluto è stata rilevata essere quella di sabato, proprio nelle giornate in cui i tecnici Gtt, stupiti, si sarebbero aspettati un utilizzo maggiore.
"Indicativamente il 23 ha un media di 3, due passeggeri con carico massimo di 11 persone, per il 26 invece nella parte serale il numero medio è di 0,96, non arrivando nemmeno al passeggero in serata – ha spiegato l'assessore alla Viabilità di Torino Chiara Foglietta –Purtroppo senza dati non si capisce la reale necessità del territorio, abbiamo pochi autisti e molte segnalazioni di problemi di pullman pieni o in ritardo. Il trasporto pubblico è collettivo e non risponde quindi alle esigenze del singolo cittadino".
"L'insuccesso non vuol dire non provare altre strade, a me dispiace perché non abbiamo soddisfatto un'esigenza e quindi la sperimentazione cesserà a gennaio 2025 – ha continuato Foglietta – Non ci sono tante strade, potremmo potenziare un'altra linea ma non dobbiamo continuare a portare in questo tavolo problemi come il cimitero di Mappano, perché purtroppo abbiamo capito non essere una strada fattibile. Mancano quasi 100 autisti per il trasporto pubblico, a quelli rimasti non possiamo permetterci di far guidare corse vuote".
"Questa navetta, il 23, era stata messa in seguito alle richieste di Falchera e Villaretto per migliorare il collegamento con il cimitero e le realtà scolatiche di Mappano – ha commentato il coordinatore alla Viabilità della Circoscrizione 6 Enrico Scagliotti – Ci abbiamo provato, quando i residenti ci richiederanno questa esigenza purtroppo sapremo come rispondere. L'importante è che ci abbiamo provato, prendiamo atto dei dati e poi andiamo avanti".
"Aver voluto fare questa sperimentazione è stato un atto sicuramente di coraggio, ci sono dei limiti strutturali per il 23 anche se si potrebbero fare degli interventi alternativi per aggirare gli ostacoli – ha spiegato l'Assessore con delega ai Trasporti di Mappano Massimo Tornabene – Ma dobbiamo comunque fare i conti con i dati dei cittadini. Risparmiando con le risorse di queste due linee certamente sarebbe strategico un potenziamento del 46, un piccolo asterisco va al problema specifico del collegamento con Torino Ceres, ma resta un problema dei cittadini di Mappano e non della 6".
Ulteriori problemi, da quanto dedotto da Gtt nel corso dei dati rilevati in questo anno di sperimentazione, sono legati alla densità di popolazione nei paraggi delle fermate delle due linee. Ma soprattutto, per quanto riguarda il collegamento con il cimitero di Mappano, molte delle difficoltà sono da individuare nella viabilità che non consentirebbe il passaggio dei mezzi di trasporto. La proposta di conseguenza sarà il potenziamento di un servizio già esistente come la linea del 46, o un unico servizio specifico ma a chiamata.
"Soprattutto la 23 sconta il fatto che la viabilità in falchera non è proprio delle più adatte a collegare il territorio con il cimitero di Mappano, tecnicamente è un'operazione infattibile – ha spiegato la Responsabile della programmazione urbana di Gtt Rossana Barletta – Inoltre, realizzando un focus sulla popolazione residente, si evince che le aree non sono densamente popolate. Questi territori contano più o meno tra le 25 e le 50 persone nei pressi delle linee".
"Proponiamo quindi due possibili soluzioni al problema – ha continuato Barletta – investire sui miglioramenti della già esistente linea 46, oppure gestire e realizzare, con le stesse risorse risparmiate da queste due linee, un unico servizio a chiamata".