Attualità - 21 novembre 2024, 19:57

Moussa Coulibaly, dalla Costa d’Avorio a Torino per Buatta: “Ogni piatto è unico, purché sia fatto con passione”

Arrivato a Palermo a 17 anni, l'allievo di chef Fabio Cardilio racconta la sua cucina: “Mentre lavoro ascolto musica rap napoletana. In questa città mi trovo benissimo, adoro il vitello tonnato”

Moussa Coulibaly, dalla Costa d’Avorio a Torino per Buatta

Buatta Cucina Popolana ha cambiato casa, dal Mercato Centrale di Torino, si è spostato in via Stampatori 6. 

A guidarla è lo chef resident Moussa Coulibaly, per anni sotto la guida dello Chef Executive Fabio Cardilio. 

Originario della Costa d’Avorio, 24 anni, la sua è una di quelle storie che meritano di essere raccontate. 

Arrivato con un barcone a 17 anni a Palermo, ha iniziato a lavorare come stagista nel 2017 proprio nella cucina di chef Cardilio. Al suo fianco e con il supporto della titolare Stefania Milano ha imparato le tecniche e le ricette della tradizione culinaria siciliana e adesso nella cucina di via Stampatori porta non soltanto l’arte di cucinare, ma anche il rispetto per la propria brigata.

“Facevo il tirocinio insieme al mio mitico chef Fabio Cardilio. Gli è piaciuto subito il mio lavoro, mi ha dato la sua fiducia e abbiamo cucinato insieme per sette anni in Sicilia”.

Nel 2023, Buatta ha deciso di aprire a Torino con un ristorante al Mercato Centrale, poi la scelta di spostarsi in via Stampatori. “All’inizio è stata dura, ma alla fine è andata bene. Mi trovo benissimo qui a Torino. Di tutta la cucina piemontese che ho assaggiato finora, il piatto che mi piace di più è il vitello tonnato. È buonissimo. Lo adoro”. 

I piatti che Coulibaly fa uscire dalla sua cucina sono pensati da Cardilio, ma dentro si sente tutta la passione di questo giovane chef. Dallo sfincione, passando per tradizionali pagelle e la caponata, fino all’immancabile cassata. Anche un primo come i ravioli con ragusano dopo e ricotta, milza e polmone o la frutta di paranza ti fanno immergere nei sapori e nei profumi di Palermo, con un tocco raffinato e delicato. 

“Bisogna sempre cercare di fare un piatto unico, che nessuno ha fatto prima, l’importante è fare bene. Nel menù ci sono tutti piatti di eccellenza, ognuno poi ha il suo piatto preferito”.

Passione, determinazione, esperienza. Ma qual è il segreto quando cucina? “Ascolto sempre la musica napoletana, mi piace quella rap. Basta che ci sia quello e io volo”.