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Cultura e spettacoli | 20 novembre 2024, 13:05

Musica a fin di bene, per ricordare un amico: torna l'appuntamento con "Sul palco per Vitto"

Dopo il successo della prima edizione, ancora un concerto presso Combo club Suoneria in memoria di Vittorio Savoia, scomparso a 36 anni. Appuntamento fissato per il 30 novembre

palco con pubblico

Torna l'appuntamento benefico "Sul palco per Vitto", per ricordare Vittorio Savoia

Un anno dopo, anche meno, per tenere vivo grazie alla musica il ricordo di una persona che non c'è più, che è andata via troppo presto, ma che ha lasciato dietro di sé una traccia che è ancora molto evidente.

Ricordando Vittorio Savoia

Torna sul palco di Combo Club Suoneria l'appuntamento con "Sul palco per Vitto", declinato questa volta nel suo "volume 2" dopo il successo della prima edizione. Il 30 novembre, nel locale di Settimo Torinese, si ripropone l'occasione benefica per fare memoria nella maniera più gioiosa possibile di Vittorio Savoia, giornalista e fotoreporter settimese scomparso prematuramente il 18 ottobre 2023, a 36 anni.

Raccolta fondi per fare del bene

Come nella sua prima edizione, anche questa volta il concerto sarà uno strumento per raccogliere fondi (ingresso a 10 euro) da destinare poi alle attività di Fondazione La Stampa - Specchio dei Tempi. L’evento è realizzato in collaborazione con Fondazione Ecm, Suoneria e Comune di Settimo Torinese.


Si amplia, rispetto alla prima edizione, anche il ventaglio degli artisti che hanno voluto partecipare all'appuntamento. Tutti in qualche modo legati a Vittorio da vincoli di amicizia e vicinanza. Tutti motivati dalla finalità benefica della serata a dare il proprio contributo. Saliranno sul palco come nella prima occasione Fusaro, Nevermind, Superflamba e Ukulele Turin Orchestra. A loro, per questa seconda edizione, si sono aggiunti anche André The Giant, Magazzino San Salvario, Rimozione, Roberto Gagliardi e Soul Brothers.

L'intenzione degli organizzatori è quella di mantenere il concerto come un appuntamento fisso, anno dopo anno, per tramandare il ricordo del giornalista, vero punto di riferimento per la comunità di Settimo, dove Vittorio è cresciuto e ha mosso i suoi primi passi professionali. Nella precedente edizione, che si era svolta a gennaio 2024, erano stati donati 1.216,77 a sostegno di progetti destinati ai bambini seguiti dalla Fondazione.

Il legame di Vittorio con il territorio

"Le parole erano per Vittorio uno strumento di lavoro - dicono gli organizzatori -, l’arnese del mestiere del giornalista imprescindibile per trasferire opinioni e pensieri di una comunità vivace come la sua Settimo. Le ha sempre usate con

cura, con rispetto, nella ricerca costante della verità delle cose, senza mai prendere le parti, calandosi come osservatore sì privilegiato, ma sempre super partes degli eventi. Il rispetto del prossimo, l’attenzione ai più fragili, la volontà di dare sempre la parola agli “ultimi” come missione del suo giornalismo, uniti alla delicatezza della sua scrittura e alla passione con cui ha insegnato a tante generazioni di aspiranti cronisti i valori del mestiere, sono le ragioni per cui si è pensato a un concerto che divertisse, ma che al tempo stesso diventasse strumento per far del bene".

Una passione trasformata in mestiere

Vittorio Savoia è nato il 2 dicembre 1986 a Torino. Le sue radici sono pugliesi, ma

il legame con Torino e, successivamente, con Settimo Torinese saranno il fil-rouge di tuttala sua attività. Dopo gli studi in Giurisprudenza, nel 2008 comincia a collaborare in un giornale locale, prima come fotografo e poi come giornalista. La prima macchina fotografica regalata dal suo papà, le fughe a Torino per seguire i colleghi più esperti e rubare il mestiere, l’hanno portato a innamorarsi sempre più del mestiere di giornalista. Una passione che ha poi trasmesso ai tanti collaboratori e aspiranti cronisti che hanno frequentato la sua redazione.

Dal 2015 diventa responsabile dell’edizione di Settimo del settimanale di informazione per cui lavora e la sua linea editoriale fa sì che diventa per il territorio un punto di riferimento autorevole e apprezzato da tutti.

Tra i servizi a cui era più affezionato ricordiamo: l’accoglienza migranti al centro

polifunzionale Fenoglio di Settimo Torinese durante l’emergenza nord Africa; le

inchiestedi ‘Ndrangheta che hanno colpito il territorio, da Minotauro in poi; le intervista al testimone di giustizia Pino Masciari, a Giancarlo Caselli, a Pietro Grasso.

redazione

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