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Cultura e spettacoli | 20 novembre 2024, 13:08

Il presidente della Repubblica Mattarella apre le porte del nuovo Museo Egizio

Presente anche il Ministro Alessandro Giuli: “Oggi tutta l’Italia è in festa”. Il direttore Greco: "I 200 anni occasione per guardare al futuro"

Il presidente della Repubblica Mattarella apre le porte del nuovo Museo Egizio

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è il primo a visitare il rinnovato Museo Egizio. Il Capo dello Stato è stato accolto dalle autorità locali, dal direttore Christian Greco e dalla presidente Evelina Christillin, fresca di rinnovata nomina fino al 2028. Insieme a loro anche il governatore Alberto Cirio ed il sindaco di Torino Stefano Lo Russo.

Il presidente ha visto la mostra Materia Forma del Tempo, la Galleria dei Re e il Tempio di Ellesija, inaugurando l’ingresso da via Duse. 

Giuli: "Oggi è una giornata di festa per l'Italia"

Oggi tutta l’Italia è in festa. La città di Torino muove tutta la cultura universale. Oggi è un evento eccezionale, i 200 anni di vita del Museo che è patrimonio dell’Italia per il mondo interno. L'Egizio è un modello di gestione virtuosa impergnata sulla collaborazione tra pubblico e privato, attesta oggi di non sentire affatto i suoi 200 anni, ma anzi dimostra di guardare al futuro” commenta il Ministro della Cultura Alessandro Giuli.

Le trasformazioni che il Museo Egizio sta affrontando, i nuovi allestimenti che inauguriamo oggi, i complessi cantieri ancora in atto muovono dalla necessità di mettere in discussione, di negoziare, di ridefinire il sapere. In questo processo è inevitabile dare voce a forze oppositive che portano a declinare memorie diverse, a volte in contrasto fra loro - ha dichiarato il direttore Greco - Il museo ambisce, quindi, a essere uno spazio sicuro in cui il dialogo si possa sviluppare in chiave dialettica".

Il direttore Greco: "200 anni occasione per guardare al futuro"

"L'Egitto continuerà, a parlare ed influenzare le generazioni future. Il Museo lavorerà, come ha fatto per due secoli, per essere un ponte fra le due sponde del Mediterraneo”, ha concluso il direttore.

Un anniversario, tuttavia, non è solo un esercizio di memoria, un tributo, pur doveroso, al passato. È anche un momento in cui si deve guardare avanti: i duecento anni del Museo Egizio vogliono essere quindi l’occasione per individuare nuove strade da percorrere, nuove sfide da affrontare - commenta la presidente Christillin - Grazie alla ricerca e alla formazione riusciamo a proseguire sul percorso dei giganti che ci hanno preceduti, usando con cura e attenzione gli strumenti che l’attualità ci mette a disposizione”.

Chiara Gallo

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