Cultura e spettacoli - 20 novembre 2024, 11:49

Il duo Discoverland live all'Hiroshima Mon Amour: "Raccontiamo le grandi paure e domande dell'uomo"

Sul palco domani sera saranno affiancati da Niccolò Fabi: "Ha voluto sperimentare com’è stare dall’altra parte. Torino? Città ispirata e affascinante"

Il tour di Discoverland fa tappa domani a Torino all’Hiroshima Mon Amour. 

“Ero” è il titolo del primo concept album del duo formato da Roberto Angelini e Pier Cortese. Interamente composto da canzoni inedite, è stato pubblicato lo scorso 20 settembre e si compone di otto brani che sono la sintesi di un percorso realizzato tra culture e visioni differenti sulle grandi tappe e domande dell’uomo. Il sound, denso di immagini, è quello di Discoverland, fusione affascinante tra l’acustico e l’elettronico. 

Qual è stata la genesi dell’album e quali sono i suoi contenuti? 

“Nel tempo, abbiamo creato delle sonorità di un certo tipo, l’album nasce forse da una mia esigenza di sperimentare nuovi ambienti di narrazione - racconta Pier Cortese -. Mancava questo step narrativo, un concept che avesse alcuni elementi fondamentali della vita, parti che sono delle grandi domande”. 

Come quali?

“Abbiamo parlato di karma, in maniera ironica, convinti che comunque tutto ciò che fai è proporzionale a quello che hai, così come della reincarnazione, della possibilità di avere un passato di qualche tipo, ma abbiamo anche simulato quello che può succedere come con la terza età che non è vicinissima, ma che si intravede da lontano, oppure abbiamo analizzato il tema del canto, come parte ancestrale della vita. In generale è l’idea di arrivare a un certo tipo di saggezza e di percezione delle cose, ma con la possibile incapacità di fare e vivere. Tutti i brani sono in legati da una conseguenza di domande e di paure che abbiamo messo in fila”.  

Il disco e il concerto all’Hiroshima Mon Amour vede la partecipazione di Niccolò Fabi come musicista aggiunto. Come è nata questa collaborazione? 

“È facile che con Niccolò possa accadere ogni tipo di collaborazione. Stavamo ascoltando delle prove del disco, lui si è incuriosito e ha voluto sperimentare un’esperienza diversa, vedere com’è stare dall’altra parte. Il periodo coincideva con un viaggio che abbiamo fatto insieme in India per un concerto di Nic. L’abbiamo vissuta per più di due settimane ed è stato un acceleratore per certi temi e per la sua partecipazione”.  

Cosa ne pensate della città di Torino e del suo rapporto con la musica?

“Come tutti i posti ispirati e le città belle e di cultura, vive di ondate di energie. Città come questa diventano il centro di diverse generazioni. Torino lo è stata per diversi aspetti. Dai Subsonica fino a Cosmo, ci sono amici musicisti con cui abbiamo condiviso tanta musica, oltre al fatto che l’atmosfera torinese ha un grande fascino e quando abbiamo suonato in passato c’è sempre stata aria di grande partecipazione ed è quello che ci aspettiamo all’Hiroshima Mon Amour, dove ci esibiremo per la prima volta”.