La Rai a Torino vive un momento di crisi, con pochi programmi registrati nel Centro di Produzione di via Verdi, da un mese dedicato a Piero Angela, e un continuo calo di risorse e dipendenti. I sindacati dei lavoratori Rai hanno chiesto aiuto alla politica: auditi nelle commissioni lavoro e cultura hanno dipinto la situazione e ribadito come le decisioni chiave debbano essere prese da Roma.
"Mancano le produzioni e cala il personale"
"Non abbiamo più produzioni stabili - hanno spiegato - Il personale è in calo, chi va in pensione non viene sostituito adeguatamente e ci sono uffici che prima avevano 4-5 dipendenti e ora c'è una persona sola. Nonostante questo, Torino con un migliaio di lavoratori Rai è la seconda città dopo Roma. Chiediamo al Comune di farsi facilitatore, che il Comune possa aiutarci nella comunicazione. La Rai è sensibile alle richieste della politica: quando Lo Russo aveva difeso la Rai di Torino, il giorno dopo è arrivato Morgan a registrare 5 episodi di un programma, servono voci della politica che vengono ascoltate dalla Rai. Nei prossimi mesi sarebbe utile che con l'insediamento del nuovo consiglio di amministrazione il sindaco Lo Russo e il Presidente di Regione Cirio chiedano di nuovo interlocuzioni".
La richiesta di portare una Direzione a Torino
Una soluzione che potrebbe portare miglioramenti, secondo i rappresentanti sindacali e i dipendenti, sarebbe portare a Torino una Direzione, come fatto da Milano. "Sarebbe interessante portare a Torino direzioni della Rai come quella culturale - hanno aggiunto - Avere le direzioni a Torino significherebbe che i programmi si fanno sul territorio. A Milano hanno portato una fetta di Rai Sport e il TG3 delle 12".
"Quello che chiedete - ha commentato la vicesindaca Michela Favaro - di avere un'azione congiunta con la Regione, che stiamo già mettendo in atto su altri settori, è importante per fare massa critica a livello nazionale. Non basta chiedere la difesa dei porti di lavoro, bisogna chiedere un investimento, una Direzione e la creazione di contenuti di valore aggiunto".
Pompeo: "Cosa intende fare la Regione?"
“Cosa intende fare la Regione Piemonte per risolvere la crisi e dare nuovo impulso al Centro di Produzione Rai di Torino? E’ la domanda che ho posto all’Assessore regionale alla Cultura in un’interrogazione alla quale auspico di avere una risposta in tempi rapidi” spiega la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.
“Il Centro di Produzione Rai di Torino, negli ultimi anni, ha subito una drastica riduzione del personale, passando da 600 dipendenti nel 2012 a 299 nell’ottobre 2022, e delle attività produttive e sta conoscendo, purtroppo, un profondo declino. Il personale andato in pensione non è stato sostituito e, nonostante la sede Rai possa contare su professionalità che la renderebbero un centro di eccellenza, le attività assegnate sono diminuite. A tutto questo dobbiamo aggiungere la scelta di spostare trasmissioni di Torino verso altre sedi” prosegue l’esponente dem.
“Il grave problema – aggiunge Laura Pompeo – era già stato sollevato, nella scorsa legislatura, esattamente un anno fa, dal Partito Democratico che, purtroppo, aveva ricevuto dall’allora Assessore alla Cultura soltanto una conferma della continuazione dell’interlocuzione tra Regione e Rai”.
“Le Istituzioni locali hanno il dovere di tutelare i posti di lavoro e di promuovere lo sviluppo economico del territorio. Spero, quindi, di ottenere dall’Assessore alla Cultura una risposta diversa da quella di un anno fa e un chiaro impegno a richiedere con forza alla Rai di prevedere nuovi investimenti che possano consentire il rilancio di uno storico servizio che deve essere sostenuto, sia attraverso il potenziamento dell’occupazione che attraverso l’assegnazione di nuove produzioni” conclude la Consigliera Pompeo.