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Sanità | 18 novembre 2024, 16:16

La piattaforma Covid si "ricicla" e amplia le sue funzioni per tutta la sanità fuori dall'ospedale

Lo strumento usato nel 2020 per tracciare contagi e vaccini nelle rsa oggi mette in rete 1800 strutture per conoscere posti letto, tracciare l'utenza e condividere documentazione

Una piattaforma web rinnovata per la sanità residenziale a livello piemontese

Una piattaforma web rinnovata per la sanità residenziale a livello piemontese

Una piattaforma web rinnovata per la sanità residenziale a livello piemontese: una sorta di cruscotto digitale che permette di tenere il controllo aggiornato del settore tra dati, servizi erogati e fenomeni da tenere sotto controllo in tutta la regione. Tante le tipologie di persone coinvolte: anziani, minori, soggetti in cura per dipendenze e altre fragilità. E che non possono vivere autonomamente a casa propria.

Strumento avviato durante il Covid

Prende quota dunque un nuovo tipo di servizio a disposizione del settore sanitario piemontese, dopo gli anni passati in cui se n'è fatto uso, in maniera più elementare, per il monitoraggio del numero dei contagi, dei vaccini e cosi via, passando per esempio alle adesioni a Scelta sociale per il voucher fornito dalla Regione alle famiglie con parenti in rsa.

Posti letto, bonus e le novità in futuro

Con la nuova piattaforma sarà possibile comunicare il numero di posti letto disponibili, ma anche gli tenere traccia delle procedure per gli accreditamenti e la fruizione di bonus. Mentre nell'immediato futuro saranno inserite anche altre funzioni che trattano dati sensibili dei pazienti, tracciando i loro movimenti, oppure gli esiti delle attività di vigilanza all'interno delle strutture.

1800 strutture coinvolte

"Dopo il periodo del Covid, si è voluto proseguire su questa strada. Parliamo di 1800 strutture per una mole di dati notevole - spiega l'assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi - ma questa piattaforma rappresenta un esempio unico a livello nazionale sulla digitalizzazione del servizio".

Rafforzata la comunicazione 

"Mancava la comunicazione, all'epoca. E la piattaforma nacque per tenere traccia dei contagi all'interno delle strutture - aggiunge l'assessore regionale al Welfare, Maurizio Marrone - Oggi è uno strumento utile per chi eroga il servizio per avere un flusso di scambio di informazioni con la Regione. Per esempio per sapere l'andamento delle convenzioni".

"È iniziato in un periodo critico - conclude Carlo Picco, direttore generale di Asl Città di Torino - quando si parlava di tamponi, vaccinazioni, contagi e così via. Non abbiamo chiuso la piattaforma, ma è stata implementata per altri scopi, non più legati alla pandemia, ma che permettono di fare buona pianificazione".

Massimiliano Sciullo

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