Ampiamente preannunciato da articoli e interviste, è uscito in Italia Il gladiatore 2, un film di cui si è fatto un gran parlare essendo il seguito del (quasi) capolavoro con Russel Crowe e che vede anche questa volta presente dietro la macchina da presa l'ormai celeberrimo Ridley Scott.
Bisogna ammettere che Il gladiatore 2 è una pellicola ben fatta, con delle ottime sequenze di guerra, al quale Scott ci ha abituati da tempo, e con un ottimo cast. Ma questo seguito non riesce ad emulare l'epica che aveva informato il primo capitolo facendolo diventare un piccolo classico, e ci racconta una storia alla quale si fatica ad appassionarsi. Il gladiatore 2 tenta in una maniera piuttosto ingenua di emanciparsi dal primo film con Russel Crowe e non ci riesce, anzi la trama di tutto il lungometraggio sembra essere in molti tratti identica a quella del primo, con tanto di inquadrature che citano palesemente il primo film e la presenza ingombrante di brevi frammenti di sequenze dal primo capitolo.
Tra le note positive troviamo sicuramente il cast, dove Paul Mescal riesce a raccogliere l'eredità di un ruolo come quello di Lucio e c'è anche un grande Denzel Washington nella parte di Macrino.
Dal punto di vista delle immagini, il cinema di Scott rimane imponente e aggressivo, ma l'abuso del computer rende la sua Roma una specie di luna park digitale. Spettacolari e sanguinarie le scene di combattimento tra arti mozzati, belve infuriate e altre stereotipie gladiatorie. Ma il pathos non è quello del primo film, e l’epica latita. Se lo scafato Ridley voleva puntare sull'effetto nostalgia, come Joseph Kosinski nello riuscitissimo Top Gun: Maverick, il gioco purtroppo non gli riesce.
Nel complesso Il gladiatore 2 supera le basse aspettative che circolavano su di esso e questo certo anche per via della regia di Ridley Scott, ma resta un prodotto confezionato in tipico stile commerciale hollywoodiano. Lo spettacolo è assicurato, le emozioni no.
Voto: 2,5/5