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Attualità | 18 novembre 2024, 19:37

Il tennis fa scoprire l’'amazing’ Torino: 1 su 5 per la prima volta in Città con le Atp

Numeri ancora approssimativi, ma le prime indagini dimostrano come l’apprezzamento sia stato pressoché unanime. Quasi tutti gli intervistati dall'’Osservatorio sul Turismo contano di ritornare una seconda volta

Il tennis fa scoprire l’'amazing’ Torino: 1 su 5 per la prima volta in Città con le Atp

Il tennis fa scoprire l’'amazing’ Torino: 1 su 5 per la prima volta in Città con le Atp

Le Atp valgono (economicamente) più di Sanremo, di Eurovision e battono, sul campo dei grandi eventi, tanti avvenimenti sportivi di rilevanza mondiale. Ancora troppo presto per calcolarne l’impatto di questa edizione, ma si ricorda bene quelli che sono stati i numeri del 2023, già trainata dall’effetto Sinnner prima ancora del trionfo arrivato domenica.

L'impatto dell'edizione 2023

306 milioni di impatto sul territorio di cui 65,7 che vanno a rimpinguare le casse del fisco, a fronte di un investimento da Palazzo Chigi di 16,2 milioni. Ricadute sul territorio con un “moltiplicatore ottanta”, ovvero che per ogni euro investito ritornano 80 euro nel luogo dell’evento.

Un impatto sociale di 266 milioni, con benefici incrementati di quasi cinque volte rispetto all’iniziale stanziamento. E, infine, un valore commerciale per la visibilità di Torino stimato sui 41 milioni di euro

600 intervistati

Ma stando all’ultima settimana, che ha incoronato Sinner nella finale all’Inalpi Arena contro Taylor Fritz, si può già tracciare qualche suggestione, soprattutto sul comparto turistico. Nell’ultima settimana l’Osservatorio di Turismo Torino e Provincia ha somministrato oltre 600 questionari qualitativi per tracciare l’identikit di chi è venuto in Città per il grande evento tennistico.

Giovani e meno giovani

Quello che salta agli occhi è che non c’è una fascia di età predominante. La passione spinge under 25 fino ai 65enni con lo stesso impeto.  Il livello di istruzione degli intervistati è medio-alto, quasi la totalità degli intervistati avevano un diploma, se non una laurea. Tutti interessati allo sport, ma non solo. Molti anche quelli con la passione per cinema, teatro, danza e musica. 

Un’altra analisi, realizzata con il Dipartimento di Lingue Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università di Torino ha fatto scoprire come una parte di intervistati fosse residente in provincia di Torino (il 41%), mentre il 30% era già stato qualche volta in città. Uno su cinque, invece, ha scoperto la Città per la prima volta. Molti grazie alle Atp: l’87% degli intervistati sono giunti in città per questo.

Variabilità anche sul target: famiglie (34%), coppie (28%) e amici/colleghi (25%). Sono giunti a Torino viaggiando in auto (45%), in treno (28%) e aereo (21%).

 

Una media di tre notti di soggiorno

Per quanto riguarda il soggiorno, il 74% ha pernottato almeno una notte a Torino, ma la permanenza media in questi giorni si attesta su 3 o più notti (30%). Le strutture ricettive scelte sono state per il 39% di tipo alberghiero, mentre per il 48% extra-alberghiero; una piccola parte dei visitatori ha soggiornato da amici e parenti (13%).

 

"La città è stata percepita in modo molto positivo - si legge in una nota della Città di Torino - emergono aggettivi che la ritraggono come 'elegante e regale' e, dagli intervistati stranieri, si registrano descrittori come 'beautiful, amazing, vibrant, charmy'. Il 51% dei turisti ha visitato almeno un museo; si segnalano, ai primi posti, in particolare, il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Cinema e i Musei Reali”.

Soddisfazione al massimo

C’è infine il livello di soddisfazione: il 91% ha dichiarato di aver avuto un’esperienza positiva e di voler ritornare una seconda volta, quasi la totalità (95%). Il giudizio globale sul soggiorno si attesta su 4,3/5, poco più in basso rispetto all’offerta culturale, accoglienza e ristoranti (4,4/5).

 

Daniele Caponnetto

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