Il centrodestra abbandona l'aula durante il Consiglio comunale, protestando contro le mancate comunicazioni del Sindaco Stefano Lo Russo sugli scontri della manifestazione studentesca di venerdì scorso. I consiglieri comunali di minoranza avevano richiesto comunicazioni ufficiali da parte della Giunta e, vista l'assenza del Sindaco, hanno chiesto di attendere la comunicazione ufficiale mettendo in pausa il Consiglio.
La maggioranza ha deciso di andare avanti coi lavori, in attesa della comunicazione, e a quel punto i consiglieri dell'opposizione - tranne quelli del Movimento 5 Stelle - hanno protestato uscendo dall'aula e abbandonando l'assemblea.
"Maggioranza sottomessa alla Sinistra Ecologista"
"Oggi - ha commentato il vicecapogruppo di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio Comunale Domenico Garcea - per l'ennesima volta il centrosinistra non accetta di dare le comunicazioni richieste dal centrodestra. Il sindaco non si è presentato, l'unico atto possibile è stato abbandonare il Consiglio Comunale, dove la maggioranza è sempre più sottomessa al gruppo consiliare di Sinistra Ecologista. Oggi hanno attaccato la Mole Antonelliana, domani potrebbe succedere al Museo Egizio".
L'opposizione incolpa la maggioranza a guida PD di essere tenuta in scacco dai consiglieri di Sinistra Ecologista, accusati di vicinanza ai movimenti antagonisti cittadini come il centro sociale Askatasuna, presente alle manifestazioni di venerdì e sabato. "Stiamo iniziando a vedere atti pericolosi di violenza - ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d'Italia Giovanni Crosetto - Vediamo attivisti e manifestanti, che io chiamo delinquenti, che stanno mettendo a ferro e fuoco questa città. Il gruppo di Alleanza Verdi Sinistra continua a sostenere questi delinquenti, sono conniventi e la maggioranza è tenuta in piedi da queste persone".
A tenere banco è ancora una volta la discussione sull'edificio di Corso Regina Margherita 47, al centro di un progetto di collaborazione tra il Comune e un gruppo di cittadini. L'opposizione da quasi un anno continua a denunciare la presenza di persone all'interno dell'edificio, accusando il Comune di chiudere un occhio su un'occupazione che non si sarebbe mai interrotta e di accondiscendenza con il centro sociale Askatasuna, che lì organizza le sue attività.
"Non si prendono le distanze dai centri sociali"
Il Consiglio comunale avrebbe dovuto effettuare un sopralluogo ma, per problemi di sicurezza, questo sopralluogo non è ancora avvenuto e i consiglieri di centrodestra non hanno smesso di richiederlo. "Formalizzeremo domani la richiesta di convocazione, nelle sedi più opportune, dei garanti di questo patto - ha annunciato il capogruppo della Lega Fabrizio Ricca - Vogliamo risposte chiare da parte loro. Il Sindaco sui giornali dice una cosa e viene smentito dalla maggioranza, che ha troppe contraddizioni al suo interno: protagonisti di questi scontri sono stati anche membri di Askatasuna. La Giunta si nasconde quando si parla di queste cose".
"Anche oggi - ha commentato il vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao - il Sindaco è assente. Come troppo spesso avviene in quest'aula, non si prende le proprie responsabilità. C'è connivenza tra questa maggioranza e i centri sociali".
"Colpire la Mole Antonelliana è colpire un simbolo di Torino - ha aggiunto la capogruppo di Forza Italia Federica Scanderebech - Oggi la condanna andava presa in modo fermo, il Sindaco poteva delegare gli assessori".
"Gravissimo che non vengano mai presi in considerazione atti della minoranza" ha ribadito il capogruppo di Torino Libero Pensiero Pino Ianno'.
Maria Grazia Grippo solidale con le forze dell'ordine
Prima dell'abbandono dell'aula da parte dell'opposizione, la presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo aveva condannato gli scontri su indicazione della Conferenza Capigruppo e a nome dell'intera assemblea e di tutte le forze politiche. "Esprimo un sentimento di condanna degli scontri e degli episodi di violenza - aveva dichiarato - e di solidarietà alle lavoratrici e i lavoratori del Museo del Cinema, i commercianti, i lavoratori del Burger King e le donne e gli uomini delle forze dell'ordine".
I consiglieri del Movimento 5 Stelle, invece, non hanno abbandonato l'aula per due motivi, spiega il capogruppo Andrea Russi: "Perché, pur riconoscendo la necessità di un dibattito sugli scontri di venerdì, non avevamo richiesto noi le comunicazioni, e pertanto non sono state formalmente negate a noi. Secondo, perché sosteniamo pienamente le ragioni della manifestazione, ma allo stesso tempo condanniamo fermamente le violenze e esprimiamo solidarietà agli agenti feriti. Se fossimo usciti dall'aula, la nostra posizione sarebbe stata facilmente strumentalizzata, distorcendo il nostro reale messaggio di condanna delle violenze e di sostegno alla protesta pacifica".