“Questa mattina il presidio contro la chiusura dell’ufficio postale di via Verres si è svolto a poche centinaia di metri dal presidio dell’esercito in corso Palermo. E a meno di un chilometro dal ‘trincerone’ dove passerà la metro due. Sta già tutta qui la contraddizione della scelta di chiudere l’ufficio postale nel cuore di Barriera di Milano": lo dichiara la consigliera regionale del Partito democratico Nadia Conticelli, presente al presidio di questa mattina.
““Su questo territorio si sta investendo in sicurezza e riqualificazione e contemporaneamente si chiudono servizi pubblici, vanificando gli investimenti in atto – spiega Conticelli - Se l’ufficio di via Verres chiuderà, da metà dicembre dove ora c’è un servizio di prossimità dovrà arrivare il presidio delle forze dell’ordine, a risolvere un problema creato dallo Stato stesso. Questo significa prendere in giro i cittadini e non avere rispetto degli investimenti pubblici”.
“Questo ufficio registra centinaia di passaggi, in particolare persone anziane e cittadini stranieri, quindi un’utenza che richiede particolarmente un accompagnamento nell’accesso ai servizi. A fronte di una mia interrogazione urgente sull'argomento, l'assessore Bussolino aveva preso laconicamente impegno a convocare la direzione di Poste per chiedere conto – ricorda ancora la consigliera regionale dem - . La Giunta regionale ha convocato un tavolo di confronto con Poste Italiane per il 29 novembre, praticamente fuori tempo massimo. C’è stato una palese disimpegno da parete delle forze governo sulla chiusura degli uffici postali”.
“A difesa dell’ufficio postale, questa mattina, non era presente nessun rappresentante della Circoscrizione, l’unica governata dal partito della presidente del Consiglio – conclude Conticelli – ma siamo certi che troveremo presto gli stessi a manifestare per la sicurezza in via Verres, e il paradosso sarà compiuto”.
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