Attualità - 18 novembre 2024, 15:01

Dai conti fatti a mano ai computer: Piersandro Trombotto ‘impiegato contadino’ racconta come ha visto cambiare il mondo

Per trentotto anni ha lavorato in municipio a Campiglione Fenile entrando come vigile e occupandosi di servizi amministrativi e demografici

Piersandro Trombotto in montagna, una delle sue passioni

Racconta di essere stato per quasi quarantanni un ‘impiegato contadino’, diviso tra gli uffici comunali di Campiglione Fenile e la campagna di San Secondo di Pinerolo, e che arriva al pensionamento contento dei ringraziamenti che ha ricevuto ma con la ‘testa piena’. “In questi decenni il nostro lavoro è profondamente cambiato: gli adempimenti sono più che raddoppiati. Così sono arrivato alla pensione ‘stanco mentalmente’” rivela il sansecondese Piersandro Trombotto, per 38 anni impiegato comunale a Campiglione Fenile e in pensione del 31 agosto. Alla notizia del suo ritiro dal mondo del lavoro molti l’hanno ringraziato per il servizio svolto in questi anni: “È stata una soddisfazione! Ciò che ho cercato di fare in questi anni è capire le problematiche delle persone sviluppando le competenze umane. Nei paesi piccoli lo sportello del Comune rimane l’unico posto dove i cittadini si possono rivolgere in caso di problemi” commenta.

Trombotto ha sempre avuto la passione dei numeri ma entrò in servizio come vigile nel 1986: “Ero diplomato in ragioneria e avevo appena conseguito la patente per guidare il bus, quando il Comune di Campiglione Fenile indisse un concorso per agente municipale e autista di scuolabus. Come requisito era richiesto proprio il diploma e la possibilità di guidare il mezzo: non fummo molti a partecipare e il posto me lo aggiudicai io” racconta.

Allora gli impiegati comunali in paese erano solo due: lui e la collega che si occupava della segreteria e del servizio demografico: “Quando lei andò via partecipai al concorso per servizi demografici ed amministrativi e lo vinsi”. Rispetto a quei tempi ora l’ente può contare su più impiegati: al momento del suo pensionamento a Campiglione Fenile erano in cinque. Trombotto rivela che però il lavoro è diventato più pesante: “È vero che il numero di abitanti è rimasto pressoché uguale ma sono cresciuti i controlli sull’attività del Comune da parte di altri enti e la richiesta costante di dati”.

In trentotto anni di lavoro, Tombotto ha assistito anche a cambiamenti positivi, con l’ingresso dell’informatica in ufficio: “Nei primi anni battevo le bollette dell’acqua con la macchina da scrivere meccanica e facevo i calcoli a mano – racconta – e per redigere le delibere usavo la macchina da scrivere elettrica con carta copiativa quando erano necessarie più copie. A gennaio del 1990 iniziarono a lavorare con il computer: “Ma la tecnologia era rudimentale rispetto a quella attuale: la videoscrittura era possibile grazie al collegamento tra una macchina da scrivere elettronica e il monitor di un computer”.

Per tutto questo tempo in paese è rimasto il punto fermo che ha accompagnato l’avvicendamento di cinque sindaci: “Il nostro ruolo impone anche questo: saper collaborare con qualsiasi amministratore per aiutarli a portare a termine gli obiettivi dei loro programmi”. Ama ricordare il lavoro svolto con Riccardo Cordero e con Franco Castagno: “Quest’ultimo era agricoltore e ha amministrato con il cuore facendo chilometri aventi e indietro da Torino per cercare in Regione Piemonte fondi e contributi per il paese”. Prima ancora lavorò con Alfonso Merlo, mentre – recentemente – ha affiancato Paolo Rossetto nei suoi due mandati e ha avuto modo di lavorare qualche mese con il nuovo sindaco Luca Re.

Nel futuro da pensionato Trombotto si dedicherà con più calma ai suoi piaceri: andare in montagna e occuparsi dei terreni di famiglia a San Secondo di Pinerolo. “Ho sempre avuto l’hobby dell’agricoltura e mi sono sempre considerato un ‘impiegato contadino’ – spiega –. Ora potrò occuparmi della terra con la calma necessaria per gestire meglio le cose da fare”.

Elisa Rollino