Cultura e spettacoli - 17 novembre 2024, 09:46

Gatti, umani, città e le loro relazioni: gli "Anni Felini" di Alessio Forgione al Ponte sulla Dora

Lo scrittore napoletano ha presentato il suo nuovo romanzo, edito da La Nave di Teseo, alla libreria di via Pisa, punto di riferimento culturale dei residenti di Borgo Rossini

Presentato il libro gli "Anni Felini" di Alessio Forgione al Ponte sulla Dora

Una storia di gatti ed esseri umani, nella cornice di città indimenticabili (o meno, a seconda dei punti di vista) come Napoli, Londra e Parigi: è questo l'immaginario scelto da Alessio Forgione per plasmare "Anni Felini", il suo nuovo romanzo edito da La Nave di Teseo. Lo scrittore napoletano lo ha presentato venerdì sera alla libreria Il Ponte sulla Dora, punto di riferimento culturale di Borgo Rossini, accompagnato dalla collega torinese Marta Barone.

Gli “Anni Felini

"Anni Felininarra le vicende di un gruppo di gatti, capitanati dal "sopravvissuto" Giorgino, e di una coppia di amici tra cui "Papà Gattone", ovvero colui che l'ha adottato dopo essere stato investito da un'auto. A fare da sfondo al romanzo è la “Casa degli Ulivi”, una villa di campagna al riparo dall'umanità metropolitana nella quale protagonisti e personaggi si incontrano, vivono e sperimentano relazioni in grado di lasciare il segno.

Umani e animali

Ed è proprio il rapporto umani-animali uno dei temi principali affrontati nel libro: “Mi sono avvicinato all'argomento - ha spiegato Forgione a Torino Oggi – grazie ad amici che, anziché fare figli, hanno preferito avere dei gatti. Da quando io stesso ne ho adottato uno dalla strada ho avuto modo di capire quanto l'aver cura di un gatto rappresenti una forma di educazione perché sono fanciulleschi, ti riportano ad essere bambino. Come si fa a non giocare con loro quando ti fanno capire di volerlo? In un mondo sempre più serio, il contatto con un animale insegna ad essere semplici”.

Questa riflessione ha portato Forgione a maturare una consapevolezza molto critica sul genere umano: “L'umanità - ha proseguito – è fondamentalmente cattiva e può fare cose spregevoli. Questo impoverimento, che sta peggiorando e che purtroppo noto, mi ha portato a preferire gli animali, mentre le persone molto spesso tendo a selezionarle”.

La “Città delle Chiese Abbandonate” e Torino

Uomini e animali che si muovono, come anticipato in apertura, in città postmoderne (molto post) che hanno ormai perduto la propria “innocenza”: tra queste proprio Napoli, casa dell'autore, mai citata con il proprio nome ma ribattezzata Città delle Chiese Abbandonate: “La questione abitativa – ha ancora aggiunto – ha portato ad un aumento dei prezzi: nel centro storico, dove si trovavano gli affitti più bassi, sono più che raddoppiati, e al momento non si sa più dove andare a vivere. Napoli non è più la stessa e, dal mio punto di vista, ritengo non sia più possibile narrarla in modo sincero”.

Il rapporto con Torino (Forgione tiene dei corsi online per la Scuola Holden, ndr), pur dovendosi ancora sviluppare compiutamente, è invece più che buono: “Pur non conoscendola troppo bene – ha concluso – mi sembra aggregante e a misura di cittadino”.