Attualità - 16 novembre 2024, 06:56

Torino città del cinema e set di numerosi film: la suggestiva location di Villa Scott

Costruita nel 1902 per l'ad di una casa automobilistica che oggi non esiste più, è un mix tra Liberty e Neobarocco. Ed è stata protagonista del mondo della settima arte

Villa Scott, suggestiva location di alcuni grandi film girati a Torino

La città di Torino può vantare, tra le altre cose, il fatto di essere la terra natale del grande cinema italiano. 

Il simbolo che, tra tutti, rende omaggio a questo primato è la Mole Antonelliana, ultima e definitiva sede del Museo Nazionale del Cinema. 

Numerosi edifici, nel corso del tempo, hanno fatto da sfondo a diversi film. Uno dei più celebri è Profondo Rosso, ambientato a Villa Scott, sita al civico 57 di corso Lanza. 

Tipico esempio di commistione tra stile Liberty e Neobarocco, essa è frutto dell'estro creativo dell'ingegner Pietro Fenoglio e fu edificata nel 1902 su commissione di Alfonso Scott, l'allora amministratore delegato della Rapid, azienda automobilistica torinese oggi scomparsa.  

Villa Scott, sita nel cuore del quartiere Borgo Po, abbarbicata sul cocuzzolo di una delle colline torinesi, venne realizzata in collaborazione con Gottardo Gussoni, un altro celebre ingegnere nell'ambito dell'Art Nouveau.  

A seguito della dipartita di Scott, la villa mutò destinazione d'uso, divenendo la residenza delle Suore della Redenzione e collegio femminile, prendendo il nome di Villa Fatima. Durante le riprese, alle Suore ed alle allieve del collegio venne pagato un periodo di villeggiatura a Rimini, in modo da lasciar libero l'edificio.  

Dal punto di vista architettonico, la villa presenta una pianta molto ricca ed articolata, caratterizzata da grandi bovindi tipicamente libertyani uniti ad elementi tondeggianti, più comuni nel Neobarocco. Altrettanto numerose sono le logge, le vetrate e le decorazioni floreali in ferro battuto. Queste ultime diminuiscono progressivamente verso l'alto aumentando lo slancio dell'edificio.

Una enorme scalinata congiunge il cancello d'ingresso con l'entrata, neutralizzando in maniera estremamente scenografica i 24 metri di dislivello tra i due elementi. Altrettanto evidenti sono i due corpi laterali a torretta uniti da tre finestre, anch'esse ricche di fregi in ferro battuto. 

Il giardino che circonda villa Scott è ricolmo di ulteriori scalinate e di fontane che arricchiscono lo spazio rendendolo armonioso. 

Attualmente villa Scott è una proprietà privata e dunque può essere ammirata solo dall'esterno, ma vale la pena soffermarvisi per assaporare il ricordo intenso ed inquietante del bambino urlante nell'intento di rinvenire il cadavere ed il disegno dell'assassino al di sotto dell'intonaco.

Federica De Castro