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Cultura e spettacoli | 15 novembre 2024, 19:52

Accademia delle Scienze, Marco Mezzalama presenta la sua ricetta in tre punti per il futuro

Il neo eletto presidente inaugura il nuovo anno accademico: "Dobbiamo essere un presidio culturale, parlare a tutte le tipologie di pubblico e attrarre soci giovani"

Marco Mezzalama, presidente Accademia delle Scienze

Marco Mezzalama, presidente Accademia delle Scienze

Accademia delle Scienze si appresta a iniziare un nuovo anno accademico 2024/2025 e intende farlo con un sguardo verso il futuro e i giovani.

Marco Mezzalama è il neo eletto presidente, in carica dal 1° novembre, è stato già vice presidente dell’Accademia per sei anni, a partire dal 2018. “Credo che il mondo sia veramente cambiato e voglio che questa Accademia sia allineata con i paradigmi comunicativi del terzo millennio - spiega il presidente -. I paradigmi tradizionali sono tutti saltati e le istituzioni che non si adattano alla fine muoiono, sono superate dai tempi”.

I tre obiettivi 

Da qui la ricetta in tre obiettivi per l’Accademia. Il primo è quello di rafforzare il ruolo di indirizzamento culturale dell’Accademia. “Una cosa che già facciamo, vogliamo che la gente venga qua per avere un punto di riferimento, dove le informazioni non siano state manipolate. Dobbiamo fare un’informazione scientifica corretta. Dobbiamo essere un presidio culturale a livello di Paese. È necessario introdurre nei giovani il paradigma del dubbio. Vorrei introdurre i bambini la mentalità critica, dove chiedersi perché è la domanda fondamentale. 

Il secondo obiettivo è parlare a tutte le tipologie di pubblico, in particolare ai giovani, non solo attraverso i canali tradizionali, come le conferenze, ma anche con quelli più innovativi, come ad esempio i podcast. “Ci può piacere o no, ma obiettivamente quello che sta succedendo è una rivoluzione molto più veloce e globalizzata di quella del ‘500 con Gutenberg. Non escludo di fare rete con gli altri enti in questo senso. Bisogna avere canali comunicativi differenziati a seconda della tipologia di utenza che si vuole raggiungere”.

Infine, ma non in ultimo, il presidente Mezzalama mira a “ringiovanire” l’Accademia. “Abbiamo più di dieci premi Nobel tra i soci viventi, ma diciamocelo, siamo un po’ più vecchiotti. Per avvicinare le nuove leve, che nel mondo della ricerca e dell’università sono portatori di novità, occorre chiamare soci più giovani”. 

L’evoluzione dell’insegnamento

“Dobbiamo rileggere le modalità con cui insegniamo. Bisogna reinventare la scuola, come veicolo formativo non solo informativo. Deve insegnare la capacità critica.  Il livello della nostra università è buona, ma la scuola è bistrattata. Il problema è che i cittadini si formano alle elementari. 

A Torino, un Festival dell’Ambiente? 

Tra gli altri progetti da realizzarsi in città, Marco Mezzalama, immagina anche un Festival dell’Ambiente: “Ritengo che qui potremmo affrontare il tema della sostenibilità”. 

Chiara Gallo

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