C'è il via libera per l'avvio dei lavori del Parco della Salute di Torino: "La più importante opera del Piemonte", come definita dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. L'annuncio a seguito della riunione della cabina di monitoraggio presso la Prefettura di Torino appena terminata alla presenza del commissario Marco Corsini.
I lavori partiranno entro il 2025, come dichiarato dallo stesso commissario. Ma mette le mani avanti sulla possibilità che il cantiere possa essere avviato non nell'immediato: "L'anno ha 12 mesi", ha precisato al termine dell'incontro. Ma ora c'è la certezza del superamento dell'impasse sui costi.
Al tavolo erano presenti oltre al commissario, il presidente della Regione Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l'assessore alla Sanità Federico Riboldi e l'assessore alle opere pubbliche della Città Paolo Mazzoleni, oltre al Prefetto Donato Cafagna.
"Abbiamo salvato una gara - ha commentato a margine Cirio - trovando risorse per far fronte ai costi e nominando un commissario". "Sarà un'opera strategica - è il commento del sindaco di Torino Lo Russo - spazio per ricerca e sviluppo che prenderanno piede in un quartiere in forte trasformazione".
Durante la riunione sono stati presentati gli elementi dell’offerta che si è aggiudicata l’appalto per la realizzazione del Parco affidato con decreto del commissario lo scorso 24 settembre.
"Proprio oggi abbiamo ricevuto dal ministero la proposta di accordo che recepisce il nuovo quadro economico e consente l’avvio dell’appalto. Siamo davvero al momento cruciale dopo tanti anni di attesa: il Parco della Salute di Torino è ai nastri di partenza e stiamo già ragionando di come integrare la nuova struttura nel quartiere, al centro di una rivoluzione urbanistica iniziata con l’arrivo del Grattacielo Piemonte e il passaggio tra via Nizza e la stazione del Lingotto, e destinata a intensificarsi con il Parco e le strutture collegate" dichiarano a margine il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.
"Siamo davvero soddisfatti di poter dare avvio concreto alla realizzazione del Parco della Salute. Abbiamo finalmente davanti a noi il progetto unitamente ad un cronoprogramma e a risorse certe per la realizzazione di un'opera che è strategica per la città dal punto di vista sanitario, per la didattica e la ricerca e che costituirà l’occasione per una riqualificazione urbanistica dell’intera zona" ha poi sottolineato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo.
"Il progetto della Città della Salute ha avuto un'importante accelerazione. Questa mattina c’è stato un’incontro con il responsabile del progetto per una verifica del cronoprogramma e per arrivare a definire il progetto esecutivo e l'avvio dei lavori nel 2025. E' molto significativa la notizia che arriva dalla Regione ovvero che è arrivata la proposta di accordo da parte del Mef che potrà quindi essere firmato nelle prossime settimane e mette un punto fermo sulle tempistiche di realizzazione dell’opera. Questo accelererà la firma del contratto e quindi tutti i passaggi successivi" ha dichiarato il commissario straordinario Marco Corsini.
"Il Parco della Salute della Ricerca e dell'Innovazione può essere per il Politecnico di Torino un tassello per ulteriormente sviluppare le sue competenze nell’ambito dell’ingegneria biomedica. Già il nostro centro interdipartimentale PolitoBIOMed Lab vive di una piena cooperazione con i saperi dell’Università di Torino ed esplora da un punto di vista tecnologico le potenzialità dell’ICT, delle nanotecnologie e della biomeccanica. Con questa iniziativa, di più ampio respiro e che vede coinvolti altri importanti attori del territorio, l’Ateneo potrà sviluppare nuove traiettorie per offrire anche una formazione più specializzata e stimolare nuovi ambiti di ricerca multidisciplinare e di trasferimento tecnologico nel settore biomedicale, perfettamente in linea con gli obiettivi di questo mandato rettorale" spiega il rettore del Politecnico Stefano Corgnati.
"Prosegue l’impegno e la disponibilità dell’Università di Torino - dichiara la professoressa Paola Cassoni, direttrice della scuola di Medicina - a farsi parte attiva in un processo di consolidamento progettuale rispetto all’organizzazione delle realtà assistenziale del Parco della salute, e dell’integrazione con le piattaforme di ricerca clinica e di innovazione tecnologica. In Ateneo abbiamo avviato il tavolo per lo sviluppo progettuale della limitrofa domus didattica che formerà le prossime generazioni di futuri medici".
"L'avanzamento del progetto che oggi abbiamo visto concretizzarsi grazie alla rappresentazione del Masterplan evidenzia la tangibilità e l'oggettività della realizzazione del nuovo ospedale, passando così dai progetti alle azioni, che danno un nuovo entusiasmo ed un nuovo impulso a tutti gli operatori" dichiara il dottor Giovanni La Valle (Direttore generale Città della Salute di Torino).
Come sarà il nuovo ospedale
Il nuovo ospedale sarà realizzato con una struttura a piastra, sormontata da torri di degenza che raggiungeranno un massimo di 12 piani. L'organizzazione degli spazi seguirà un approccio dipartimentale, che raggrupperà le unità operative in base all'intensità e alla complessità delle cure. Le principali aree funzionali saranno suddivise così: Area interrata per servizi generali, logistica e parcheggi; Area Emergenza-Urgenza collegata ai servizi ospedalieri di Diagnosi e Cura e all'ospedale di giorno (poliambulatori, day hospital e day service); Area della Ricerca dedicata a progetti e attività scientifiche; Area ospedaliera delle degenze (mediche, chirurgiche, ostetrico-ginecologiche e speciali), Area della Formazione per attività didattiche e accademiche. Il progetto punta a concentrare nelle aree basse le funzioni territoriali e più complesse, mentre le torri ospiteranno attività più replicabili e con minore impatto impiantistico.
Al piano interrato ci saranno i servizi logistici e tecnici, al piano terra gli accessi principali, il pronto soccorso, la hall, spazi commerciali, servizi al cittadino, baby parking, uffici amministrativi, day hospital, centro prelievi e dialisi. Al piano 1 area ad alta intensità di cura, blocco operatorio di urgenza, emodinamica, terapie intensive collegate al pronto soccorso, day surgery, chirurgia ambulatoriale, degenze brevi e ambulatori specialistici. Al piano 2 riabilitazione, endoscopia, immuno-trasfusionale, poliambulatori specialistici, nido, servizi religiosi, mensa self-service, spazi amministrativi, e percorsi separati per laboratori, cell factory, emoteca, farmacia e degenza psichiatrica. Al 3 spazi dedicati alla ricerca. Dal piano 5 al 12: reparti di degenza per specialità chirurgiche, area medica, oncologia ed ematologia.
L’intero complesso si estenderà su circa 140.000 metri quadrati e ospiterà 1.040 posti letto.
Il masterplan presentato propone soluzioni per integrare la nuova struttura sanitaria nel quartiere, migliorando la viabilità e i collegamenti con il sistema di trasporto pubblico, inclusa l’attuale stazione ferroviaria del Lingotto, che potrebbe essere trasformata in una “stazione ponte”. Sono previsti anche servizi e residenze per l'accoglienza, nonché spazi per attività didattiche e formative. Il documento comprenderà poi anche il riordino urbanistico dell’intera area, che include oltre al Parco della Salute anche il Grattacielo Piemonte, l’Oval e la stazione ferroviaria. Nelle prossime settimane, la Città di Torino e la Regione Piemonte esamineranno il piano, suggerendo eventuali modifiche compatibili con il progetto.