Tanti i sindaci del Canavese che quest’oggi si sono ritrovati al Ponte Preti di Strambinello, tra Castellamonte e Ivrea, per difendere lo stanziamento di 19,5 milioni di euro per la realizzazione della nuova infrastruttura.
Le risorse erano state messe a disposizione nel 2019 dall'allora ministro Paola De Michelin, ma ora sono a rischio di revoca. La motivazione?
Un decreto legge varato dal governo Meloni che fissa al 31 dicembre 2024 il termine per l'aggiudicazione dei lavori relativi alla sicurezza e alla ricostruzione dei ponti sul bacino del Po.
E così oggi gli amministratori hanno deciso di dare il via ad una protesta simbolica sull'infrastruttura, tenendo ciascuno in mano una lettera singola a formare la scritta: "Il Canavese vuole il nuovo Ponte Preti".
Appello a Salvini
"Se il ministro Salvini - commenta il consigliere regionale del PD Alberto Avetta - togliesse questi soldi sarebbe un’amara beffa. La progettazione della variante al Ponte Preti è stata affidata alla Città Metropolitana di Torino, poi la nuova infrastruttura verrà trasferita per competenza ad ANAS, ma è evidente a tutti che è impossibile rispettare il termine tecnico fissato a fine anno".
Interventi a rischio
La revoca delle risorse costituirebbe un danno enorme per il Canavese e per tutta la Città Metropolitana. Rischiano infatti di essere cancellati tanti altri interventi urgenti e attesi da tempo: il ponte di Borgo Revel a Verolengo, quello tra Cirié e Robassonero e tra Settimo Torinese e Castiglione, nonché i ponti di proprietà Anas di Romano Canavese e Settimo Vittone.
"Bisogna agire uniti, - sottolinea Avetta - affinché queste risorse siano non solo mantenute ma aumentate per garantire la necessaria copertura dei maggiori costi". A prendere posizione anche il consigliere regionale della Civica Cirio Presidente Sergio Bartoli.
L'odg
L'esponente della maggioranza ha depositato un ordine del giorno affinché la Giunta Cirio si attivi con il Governo per chiedere "un'ulteriore proroga utile all’aggiudicazione e alla realizzazione dei lavori infrastrutturale".
L'atto chiede anche di sostenere in ogni sede opportuna, l'urgenza di un intervento sul Ponte Preti "per scongiurare gravi disagi ai cittadini e un impatto ambientale negativo derivante dal dirottamento del traffico su percorsi alternativi".