Economia e lavoro | 13 novembre 2024, 11:49

Garola, primo giorno da presidente donna dell'Amma: "Abituata a lottare, anche nell'azienda di famiglia"

La neo numero uno dei metalmeccanici si prepara alle sfide del settore: "Coesi per affrontare i problemi, tra formazione, nucleare e intelligenza artificiale"

Giorgia Garola, nuova presidente di Amma

Giorgia Garola, nuova presidente di Amma

Una platea colma di autorità, ma anche di giovani studenti del Politecnico. È in questo contesto che Giorgia Garola viene nominata presidente di Amma, facendo un pezzo di storia: è la prima donna a ricoprire questo ruolo, dopo 17 uomini. E, oltre a questo, va a chiudere un cerchio che ora vede tutte le varie rappresentanze dell'Unione con almeno una guida femminile.

Abituata a lottare

"Sento la responsabilità in un settore in cui la presenza femminile è ancora molto bassa. Spero sia segnale di stimolo: la testimonianza che una donna ce la può fare anche in questo ambito. D'altra parte sono abituata: anche il passaggio generazionale in famiglia è stato complesso, con mio padre che voleva un figlio maschio a cui lasciare il testimone. Siamo due sorelle. Ma anche in questo caso, dopo 6 anni, siamo ancora qui".

Decidere insieme il programma

La responsabilità però riguarda anche un'intera categoria. "Sono pronta. Il sistema non è mai stato così coeso e unito e soltanto così possiamo affrontare le difficoltà. Voglio confrontarmi con tutte le aziende e creare un programma tutti insieme".

Quale che sarà il programma, senza dubbio ci sono rivoluzioni da gestire: "L'innovazione sarà necessaria, sarà da cavalcare per essere competitivi in un mondo sempre più complesso. Ma sono tante le transizioni: ecologica, digitale e sociale". E sarà immancabile la sfida della AI. "Sull'Intelligenza artificiale faremo un programma per le aziende, soprattutto le medio piccole che non sanno come mettere a terra le potenzialità delle nuove tecnologie. Ma anche in questo contesto resta centrale anche il capitale umano e una sua formazione adeguata". 

Un altro aspetto da affrontare è quello degli ammortizzatori sociali e della crisi del lavoro. "Tanta cassa integrazione? Gli imprenditori devono lavorare al meglio e creare sempre più posti di lavoro. Dobbiamo dialogare sempre di più con le Università per far incontrare domanda e offerta per le competenze di domani".

E sul fronte dell'energia "bisogna trovare un mix energetico, che comprenda anche il nucleare. Come per le motorizzazioni dell'auto: è importante centrare l'obiettivo, ma trovando le soluzioni giuste insieme, in sicurezza".

Proprio in queste ore, poi, si è interrotta la trattativa sindacale sul rinnovo del contratto nazionale con Federmeccanica: "Ci aspettavamo un atteggiamento così, ognuno fa il proprio mestiere, ma crediamo che la nostra sia una proposta di contratto buona, con welfare e flessibilità, che è quello che vogliono i giovani. Bisogna trattare e troveremo un accordo".

Massimiliano Sciullo

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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