Sono 1.300 le firme raccolte contro la chiusura dell’Ufficio Postale di corso Casale 196. E dopo il presidio dei residenti e del mondo politico della scorsa settimana, la Circoscrizione 7 ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che chiede di mantenere il presidio.
Gli uffici a rischio chiusura
Il prossimo 16 dicembre abbasseranno definitivamente la serranda gli uffici postali: “Torino 55” di via Nizza 8, “Torino 13” di via Guicciardini 28, “Torino 78” di via Verres 1A, “Torino 54” di via Alla Parrocchia 3A e “Torino 53” di corso Casale 196. Quest'ultimo Madonna del Pilone, un quartiere popolato in buona parte da cittadini anziani.
Da qui la netta presa di posizione di tutte le forze politiche della 7, concordi nell’affermare il forte impatto negativo della paventata chiusura sul territorio.
Il commento
“Spiace - dichiara il Presidente dell'ente decentrato Luca Deri - che mentre Poste Italiane proprio in queste settimane ha lanciato il proprio spot pubblicitario che parla “di memoria condivisa del Paese” annunci la chiusura di diversi uffici postali". Una proposta per scongiurare lo stop all' attività sarebbe l'estensione del progetto Polis "per la richiesta per il passaporto, per la Carta d’identità Elettronica, anche nelle grande città mentre attualmente il servizio è attivo solo per i Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti”.
Chi fosse intenzionato a sottoscrivere la petizione popolare contro la chiusura dell'ufficio di Madonna del Pilone può recarsi ancora fino a venerdì 15 novembre dalle ore 15 alle 17 al Centro d'Incontro di corso Casale 212.