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Politica | 12 novembre 2024, 16:28

Guida autonoma: il Piemonte in prima linea per promuovere innovazione e sicurezza. Canalis (Pd): "Potenziare le tecnologie per la guida L3"

La consigliera regionale dem: "Valuteremo le modifiche alla norma regionale della sicurezza stradale, che vedranno la luce entro il 31 dicembre"

Guida autonoma: il Piemonte promuove innovazione e sicurezza

Guida autonoma: il Piemonte promuove innovazione e sicurezza

La Regione Piemonte, sempre attenta alla sicurezza stradale e all’innovazione tecnologica, conferma il suo impegno per un quadro normativo aggiornato che sostenga lo sviluppo della guida autonoma, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza sulle nostre strade e agevolare l’introduzione delle tecnologie più avanzate disponibili sul mercato europeo.

"Ci stiamo muovendo per far sì che il Piemonte sia tra le regioni italiane più pronte e ricettive per le sperimentazioni e l’introduzione della guida autonoma», ha dichiarato Marco Gabusi, assessore regionale alle Opere Pubbliche, Trasporti e Infrastrutture del Piemonte. «Stiamo lavorando – ha proseguito Gabusi -  a stretto contatto con le istituzioni europee e nazionali per assicurare che il nostro territorio sia parte attiva nel processo di innovazione della mobilità, bilanciando i vantaggi tecnologici con la necessaria attenzione alla sicurezza e all’ambiente".

A livello nazionale, l’Unione Europea ha già approvato la normativa Un-Ece R-157, che permette l’omologazione delle auto a guida autonoma di livello 3 in specifiche condizioni di sicurezza. Tuttavia, il Codice della strada italiano non consente ancora il pieno utilizzo di questa tecnologia, motivo per cui la Regione Piemonte sollecita un intervento normativo adeguato per consentire una graduale introduzione della sperimentazione della guida autonoma sul territorio.

La Regione Piemonte sta sostenendo progetti innovativi come In2Ccam e Scale, che mirano a creare infrastrutture intelligenti e sistemi avanzati di comunicazione tra veicoli e centrali di controllo del traffico. La società partecipata 5T, che coordina la Centrale della mobilità, è parte attiva in queste iniziative ed è coinvolta nei tavoli europei di standardizzazione per le specifiche tecniche legate alla guida autonoma. L’attenzione del Piemonte per l’innovazione nella mobilità si riflette in un sistema sempre più connesso, che consentirà, in futuro, a veicoli di livello avanzato di circolare in sicurezza sulle nostre strade.

La Regione Piemonte resta tra i principali promotori di progetti di cooperazione e interazione tra infrastrutture e veicoli. L’assessore Gabusi ha aggiunto che “il nostro obiettivo è costruire un ambiente favorevole all’innovazione, ponendo al centro la sicurezza dei cittadini e un’efficienza logistica che favorisca la mobilità sostenibile. Stiamo già dialogando con il Ministero delle Infrastrutture per sostenere una normativa italiana che consenta l'utilizzo di veicoli allineati ai più innovativi standard europei”. In conclusione, l’attenzione della Regione Piemonte per la guida autonoma non si limita alla sola sperimentazione, ma rappresenta un impegno concreto verso una mobilità più sicura e sostenibile, con la consapevolezza che una normativa aggiornata e adeguata alle sfide tecnologiche è fondamentale per il benessere dei cittadini e lo sviluppo economico del territorio.

Sulla questione è intervenuta la consigliera regionale del Pd Monica Canalis: "Nel 2023 il costo sociale degli incidenti stradali con lesioni a persone ammontava in Italia a quasi 18 miliardi di euro, a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Alla luce di questo dato allarmante, bisognerebbe incoraggiare lo sviluppo delle tecnologie riguardanti la sicurezza stradale e i sistemi di automazione della guida, in conformità con la nuova normativa europea sulle auto a guida autonoma L3 (di Livello 3), approvata dall’Unione Europea il 14 luglio 2022. Queste auto, infatti, in determinate condizioni possono prendere il controllo completo, limitando il rischio di incidenti".

"In una Regione a vocazione automobilistica come il Piemonte, il sostegno alla ricerca su queste tecnologie ha un valore anche industriale, considerando l’aumento dei costi delle automobili derivante dai nuovi obblighi per le case produttrici di adottare sistemi di sicurezza sempre più avanzati - prosegue Canalis - Accogliamo quindi con favore il coinvolgimento di 5T, società partecipata dalla Regione, nei tavoli di standardizzazione europei delle specifiche tecniche sulla guida L3, ma siamo preoccupati per la mancata interlocuzione con il Governo nazionale in merito all’adeguamento del Codice della Strada (articolo 46) e del Decreto Ministeriale n. 70 del 28 febbraio 2018 ("Decreto Smart Road"), che consentirebbe la circolazione dei veicoli con guida autonoma di Livello 3".

"In Germania è già avvenuta l’omologazione per il Livello 3 di alcuni modelli di BMW e Mercedes e Ford ha già ottenuto l’autorizzazione dalla Commissione Europea per il sistema di guida autonoma BlueCruise, sistema predisposto sui modelli di fascia alta con la previsione di estensione a tutti i modelli attualmente in vendita. La normativa italiana deve essere adeguata rispetto al mutato quadro europeo, per favorire i bisogni degli utenti, ma anche la programmazione delle imprese produttrici, che potrebbero essere spinte a dirottare i propri investimenti in territori con un quadro normativo più avanzato. Nell’attesa delle modifiche della norma regionale sulla sicurezza stradale, che dovrebbe vedere la luce entro il 31 dicembre, auspichiamo che l’inerzia della Regione verso il Governo abbia fine per non penalizzare la nostra produzione automobilistica", conclude Canalis.

comunicato stampa

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