/ I corsivi di Virginia

I corsivi di Virginia | 12 novembre 2024, 11:15

Il make up diventa medico

Il trucco permanente delle areole per riconquistare il proprio corpo

Il make up diventa medico

Il tumore al seno è una delle diagnosi più comuni per le donne e rappresenta non solo una battaglia fisica, ma anche una sfida psicologica ed emotiva.

Trattamenti medici come la chirurgia, la chemioterapia la radioterapia, costringono le donne a fare i conti con i cambiamenti del loro corpo e della loro immagine. La mastectomia ad esempio lascia cicatrici e può portare alla perdita dell’areola e del capezzolo. La chemioterapia ha effetti collaterali come la perdita di capelli, ciglia e sopracciglia. Molti di questi segni visibili e molte volte temporanei, hanno un impatto profondo sulla percezione che le donne hanno di se stesse.

E qui entra in gioco il make up oncologico che va oltre l’estetica: è uno strumento per aiutare le donne a sentirsi di nuovo loro stesse, permettendo attraverso le tecniche di trucco permanente, di ricostruire le sopracciglia, ciglia e persino l’areola mammaria.

Studi clinici stanno esplorando l’impatto della ricostruzione estetica sulla qualità della vita delle pazienti oncologiche, e nuove ricerche potrebbero supportare l’integrazione di questa pratica come parte standard dei trattamenti ad esempio di post mastectomia.

Il settore della micropigmentazione è in continua evoluzione, con pigmenti sempre più sicuri e strumenti che permettono di ottenere risultati più realistici, tridimensionali e duraturi.

Il trucco permanente delle areole, a cui dedichiamo questo articolo, non è solo una soluzione estetica, ma un vero e proprio supporto per la salute mentale e il benessere delle pazienti oncologiche. Questa tecnica permette alle donne di recuperare fiducia in sé stesse, aiutandole a chiudere il capitolo della malattia e a guardare al futuro con maggiore serenità.
 

Ci rivolgiamo alla Prof.ssa Rosanna Dell’Olio, docente Master Internazionale di Trucco Permanente e Dermopigmentazione medicale, specializzata in ricostruzione post oncologica. Il suo lavoro è un sostegno prezioso per chi affronta i cambiamenti fisici dovuti a trattamenti oncologici, come la perdita di capelli, sopracciglia o areole.

Rosanna Dell’Olio andiamo diretti alla domanda: cos’è il trucco permanete delle areole e come è la procedura passo per passo?

“Il trucco permanente delle areole è una procedura estetica pensata per ricreare in modo realistico l’aspetto dell’areola e del capezzolo. In pratica, è simile a un tatuaggio, ma qui la tecnica richiede una vera abilità artistica, perché ogni dettaglio – dalla sfumatura alla forma – viene personalizzato in base alla pelle e ai desideri della paziente. Per eseguire questa procedura, si usano apparecchi specifici per il trucco permanente e pigmenti di alta qualità medica, scelti appositamente per rimanere stabili nel tempo senza perdere colore o cambiare aspetto. La selezione accurata di questi pigmenti è infatti essenziale per ottenere un risultato che sembri naturale e tridimensionale e duri nel tempo.. Lei mi chiede come procedo con le persone che si rivolgono a me. Prima della procedura effettuo una consultazione perché mi racconti il suo percorso medico e le sue aspettative estetiche. E’ importante discutere la tonalità dei pigmenti, la forma dell’areola e tutti gli aspetti che personalizzeranno il risultato. La seduta vera e propria dura in media da una a tre ore in base alla complessità del lavoro. Durante il trattamento utilizzo una macchina simile a quella dei tatuaggi, inserendo i pigmenti scelti nel derma, in maniera graduale, per creare un effetto realistico. Una volta finito il trattamento, raccomando a loro di seguire le mie specifiche indicazioni di cura per evitare infezioni e mantenere la qualità del risultato. Ad esempio deve evitare l’esposizione diretta al sole per almeno tre mesi e mantenere la pelle idratata quotidianamente. Il risultato può durare fino a 3/5 anni con ritocchi minimi necessari nel tempo.”

Chi può eseguire questo tipo di make up medico?

“La procedura deve essere eseguita da specialisti certificati in micropigmentazione, con una formazione specifica per lavorare in ambito oncologico. Chi si occupa di trucco permanente per le areole deve possedere infatti competenze tecniche, artistiche e un approccio sensibile, data la delicatezza della situazione emotiva delle pazienti. In questo percorso trentennale mi sono trovata a condurre dei master di preparazione al trucco oncologico in giro per l’Italia e ho sempre sottolineato quanto sia importante la parte psicologica delle pazienti in rapporto al benessere emotivo e al miglioramento della fiducia in se stesse, grazie alla tecnica estetico-ricostruttiva delle areole. La micropigmentazione paramedica richiede una formazione avanzata rispetto la trucco permanente tradizionale. Solo così si potranno apprendere le tecniche specifiche necessarie per creare un effetto non solo realistico, ma anche personalizzato. Si deve conoscere l’anatomia mammaria, le problematiche psicologiche e fisiche delle pazienti e utilizzare prodotti sicuri e approvati, con pigmenti ipoallergenici e certificati”.

Esistono rischi nel trucco permanente delle areole?

“Come ogni procedura estetica, anche il trucco permanete comporta dei rischi. Tra i più comuni ci sono infezioni e reazioni allergiche ai pigmenti. Proprio per questo è essenziale scegliere un professionista qualificato per la micropigmentazione paramedica che operi in ambienti sterilizzati e conformi alle norme sanitarie”.

Lei ha un’esperienza trentennale nel settore del make up oncologico e medico. Quali sono gli aspetti psicologici e i benefici di questa soluzione?

“Molte pazienti oncologiche hanno condiviso con me il loro percorso di rinascita ed autostima dopo aver ricostruito le areole. Sono sempre stata convinta dell’importanza del mio lavoro a cui ho dedicato tempo e tanta formazione e studi.

Questo make up oncologico rappresenta un supporto emotivo e psicologico, oltre che estetico, per le pazienti, per riappropriarsi della propria identità e superare il trauma. So di moltissime ricerche mediche che oggi più che mai, appoggiano questo trattamento considerandolo importante per il decorso post operatorio di chi si è sottoposto a mastectomia per recuperare fiducia in sé stesse, aiutandole a chiudere il capitolo della malattia”.
 

Scrivici a media@morenews.itindicando nell’oggetto “I Corsivi di Virginia” oppure seguici sulla Rubrica “I Corsivi di Virginia”su www.torinoggi.it, saremo felici di aprire un contatto diretto con te.

Virginia Sanchesi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium