Economia e lavoro - 12 novembre 2024, 15:00

La Dogana di corso Sebastopoli fa festa: nuova "missione" per Piemonte e Valle d'Aosta. "Qui lo snodo di grandi interessi economici"

Inaugurata la sede dell'agenzia che non avrà più la Liguria come ambito di riferimento. Alesse: "Per un territorio così importante serve una Direzione specifica"

Direzione territoriale per il Piemonte e la Valle d'Aosta: è in questa nuova definizione che riscopre la sua veste la storica dogana di corso Sebastopoli, dove da decenni trova la sua casa l'Agenzia delle dogane e dei monopoli.

Piemonte e valle d'Aosta si staccano dalla Liguria

A fare gli onori di casa il direttore territoriale, Davide Miggiano, mentre da Roma è arrivato per l'occasione Roberto Alesse, direttore nazionale dell'Agenzia. "La nostra attività - ha detto Alesse - porta un totale di 85 miliardi di gettito fiscale nelle casse dello Stato tra accise, monopoli e controlli doganali - ha detto Alesse -. La nuova sede di Torino nasce da uno scorporo (senza la Liguria, ndr) per rendere ancora più efficiente il nostro servizio. Siamo in un percorso di riforma che porterà a un'unica Autorità doganale e monopolistica".

Al centro del mercato internazionale

"Siamo al centro del mercato internazionale e l'agenzia vuole tutelare sia i produttori che i consumatori", ha sottolineato Miggiano. "Oggi per noi è un nuovo natale e per questo scopriamo la targa con la nuova definizione".

"Oltre il 38% delle aziende piemontesi ha rapporti con Paesi terzi - ha aggiunto Alesse - e la tendenza è di regionalizzare le direzioni territoriali. Ecco perché si è deciso di suddividere Piemonte e valle d'Aosta dalla Liguria. Un modo anche per riconoscere le peculiarità e l'importanza del Piemonte, insieme alla necessità di rispondere alle sfide locali, anche nella tutela del Made in Italy".

Assetto coerente e senza sovrapposizioni 

"Il territorio in cui ci troviamo rappresenta uno degli snodi fondamentali per macrointeressi economici e non solo. Per quello è opportuno istituire la nuova Direzione: vogliamo mettere ordine a tutte le attività dei nostri uffici territoriali", ha proseguito. "Dobbiamo costruire un assetto territoriale coerente e uniforme per tutto quanto il Paese. Vogliamo unificare gli uffici locali senza sovrapposizioni o inefficienze. Questo vuol dire un rinnovamento radicale del nostro approccio, anche grazie alle tecnologie".