La data scelta è simbolica. Il 4 dicembre non si celebreranno solamente i Vigili del Fuoco per Santa Barbara. Ma è anche la festa di minatori, artiglieri, geologi e matematici: qualunque mestiere abbia a che fare con fuoco, esplosivo e calcoli.
La nuova Idropolitana
E quel giorno prenderà il via, alle ore 11 e alle presenza di numerose autorità, l’attività della talpa che scaverà per la Idropolitana, il nuovo collettore fognario da 3,2 metri di diametro, che attraverserà la Città per 14 km. Qui verranno convogliate le acque domestiche, industriali e meteoriche che da sud andranno a nord verso il depuratore centrale di Castiglione Torinese.
Un'opera che guarda ai cambiamenti climatici
Un’opera necessaria, come spiegato oggi in commissione in Sala dell’Orologio dai vertici Smat - erano presenti l’A.D. Armando Quazzo, il presidente Paolo Romano e l’ingegnere Luca De Giorgio - anche per permettere di defluire le portate d'acqua degli eventi estremi, crescenti in tempo di cambiamento climatico.
Cos'è il TBS
Da quel giorno prenderà il via lo scavo e procederà con la tecnica meccanizzata del TBS (Tunnel Boring Machine), uno strumento con testa fresante che opererà a venti metri di profondità ad una velocità di 30 metri al giorno. Il sistema collaudato arriva dalla Germania e permette, oltre allo scavo, di applicare i conci in acciaio e cemento mentre la macchina procede a scavare il tunnel. Sul percorso verranno attivati 53 pozzi.
Tra questi i principali saranno quattro - con diametri tra i 15 e i 16 circa. Mentre il più grande - 25 metri di altezza per 22 metri di profondità - è stato attivato al parco dell’Arrivore, proprio dove partiranno gli scavi il 4 dicembre. Qui sarà immerso il “treno” di 130 metri che porterà a Torino la nuova infrastruttura idrica.
I numeri del cantiere Smat
A pieno regime il cantiere coinvolgerà 180-190 tra personale specializzato e tecnici. Con un investimento di 140 milioni di euro sarà realizzata in quattro anni, quindi entro il 2029. I cantieri coinvolgeranno progressivamente i quartieri Barriera di Milano, San Salvario e Mirafiori interessando il Parco dell’Arrivore, via Botticelli, corso Taranto, via Corelli, via Bologna, via Varano, via Nievo, corso Massimo, il Parco del Valentino, corso Unità d’Italia, via Pio VII, corso Giambone, via Onorato Vigliani, via Artom e il Parco Colonnetti.
Il TBS “sbucherà” nei pressi di Casa Ugi, in corso Unità d’Italia, dove verrà collegato alla linea esistente. La realizzazione della idropolitana consentirà inoltre la manutenzione straordinaria dell’opera attualmente in uso.
"Patrimonio per la città"
Un cantiere che porterà qualche disservizio alla viabilità, come confermato dallo stesso presidente della società che gestisce le acque torinesi.
“Abbiamo incontri costanti con l’assessorato alla Mobilità per limitare il più possibile che i cantieri possano interessare il traffico cittadino - ha spiegato Romano in Sala dell'Orologio - Cercheremo di trovare le forme opportune per limitare i disagi. Occorre che i cittadini siano consapevoli che l’opera che si sta realizzando è un patrimonio per la Città di Torino".