Stasera si è sciolto il nodo politico che bloccava la richiesta di una proroga per la gestione dell’acqua in capo ad Acea. Una vicenda convulsa, che ha visto in campo anche i lavoratori: una settantina erano davanti al municipio di Pinerolo e una loro delegazione ha incontrato il sindaco Luca Salvai, prima della riunione tra primi cittadini che aveva indetto.
I lavoratori sono preoccupati dal passaggio a Smat, che dovrebbe scattare dal primo gennaio 2025, e sostenevano la proposta avanzata dai sindaci di Pomaretto e Bobbio Pellice, Danilo Breusa e Mauro Vignola: chiedere all’Autorità d’Ambito una proroga per Acea sulla scorta di una sentenza che ha riguardato anche alcuni piccoli Comuni del Pinerolese, che gestiscono il servizio idrico in proprio.
In sostanza la legge imporrebbe di avere un gestore unico per l’ambito di riferimento, cioè la Città Metropolitana di Torino. Questo compito toccherebbe a Smat che sinora, per il Pinerolese, si avvaleva di Acea. Una collaborazione preziosa per le casse dell’azienda e per la qualità del servizio erogato ai Comuni, proprietari di Acea.
Per evitare un passaggio completo del servizio a Smat, nei mesi scorsi si era percorsa la strada della costituzione di una nuova società, stroncata dalla Corte dei Conti.
Ora lo spiraglio è stato aperto da Comuni come Perrero, Fenestrelle, Prali, Roure e Salza di Pinerolo: assieme ad altri paesi sotto i mille abitanti sono ricorsi al Tar per ottenere di gestire la rete idrica sino a fine 2033. Data in cui scade l’affidamento che l’Autorità d’Ambito ha prorogato a Smat.
Secondo la maggior parte degli altri Comuni del Pinerolese questa sentenza è un precedente che legittima un prolungamento dell’accordo attuale tra Smat e Acea.
Lunedì era stato deciso di avanzare la richiesta con una lettera indirizzata all’Autorità d’Ambito. Ma ieri Pinerolo ha tirato il freno. Il sindaco Luca Salvai vedeva quella missiva come “una mezza dichiarazione di guerra”. Oggi i primi cittadini hanno trovato una mediazione: la lettera partirà, ma non avrà toni perentori come la precedente versione – che “intimava” all’Autorità di Ambito di concedere la proroga. Inoltre si chiederà un confronto con l’ente, per trovare una soluzione politica che metta tutti d’accordo.