Vendevano cuccioli di cane a prezzi altissimi e senza la minima documentazione. Il tutto in maniera illegale. Erano da poco comparse le prime luci del mattino quando, nel Comune di Chivasso, i carabinieri hanno arrestato e messo ai domiciliari tre persone di nazionalità italiana. Le accuse, nei loro confronti, sono di associazione a delinquere per il commercio illegale di animali da compagnia, ma anche maltrattamento e uccisione di animali. Inoltre, dovranno rispondere anche di frode in commercio, falso ideologico, omessa denuncia e truffa.
Ma non finisce qui: i tre dovranno rispondere anche di estorsione aggravata, usura, furto, sottrazione di beni sottoposti a sequestro, autoriciclaggio e sostituzione di persona.
Un ventaglio piuttosto ampio di reati, che hanno portato anche al sequestro di beni per oltre 442mila euro, ma pure una casa in provincia di Torino, un'automobile e 114 esemplari di cani.
Le indagini andavano avanti da tempo e nei mesi scorsi avevano già permesso di scoprire l'esistenza di un'associazione criminale che faceva base proprio a Chivasso e che poteva contare anche sull'aiuto di alcuni studi veterinari.
Era così venuto alla luce un giro illegale di vendite di cuccioli di cane per centinaia di migliaia di euro, senza nulla che ne documentasse origine e razza.
Da attività di estorsione aggravata, poi, il gruppo era riuscito a ottenere 214mila euro.