Politica - 06 novembre 2024, 19:35

La Sala Rossa chiede di finanziare la sostituzione degli alberi abbattuti

Approvata all'unanimità anche la mozione che chiede più sensori per migliorare la qualità dell’aria

La Sala Rossa chiede di finanziare la sostituzione degli alberi abbattuti

Nello scorso biennio gli abbattimenti degli alberi pubblici in Città sono stati 4.687: 1.209 nel ’22  e 3.478 l’anno passato. La Mozione del consigliere Simone Fissolo (Moderati) approvata oggi all’unanimità dalla Sala Rossa evidenzia la sfida inedita delle grandi città per proteggere il loro patrimonio naturale in un ambiente sempre più soggetto a svariati stress; l’abbattimento di alberi a causa di malattie o eventi atmosferici estremi rappresentano fenomeni sempre più diffusi.

L’atto di indirizzo impegna la Giunta a incrementare l’assegnazione di risorse destinate al settore Verde Pubblico nel prossimo bilancio pluriennale della Città per potenziare la piantumazione e la manutenzione degli alberi nelle aree urbane con l’obiettivo di garantire tempi più brevi per la compensazione ambientale.

Per monitorare meglio la qualità dell’aria in città e, di conseguenza, adottare politiche mirate e più efficaci, nella seduta del 6 novembre 2024, il Consiglio Comunale di Torino ha approvato all’unanimità (25 voti favorevoli su 25 consigliere e consiglieri presenti) una mozione (primo firmatario: Simone Fissolo - Moderati) che impegna sindaco e la Giunta Comunale a “individuare luoghi della Città interessati da prossimi interventi di riqualificazione urbana, realizzati con finanziamenti europei e non, come per esempio interventi civili di miglioramento della mobilità o infrastrutturali legati all’aumento del verde pubblico, dove sia utile monitorare il risultato dell’intervento negli anni, verificando l’effettivo miglioramento della qualità dell’aria della zona interessata, tenendo in considerazione le caratteristiche del contesto”.

La mozione chiede anche di valutare l’opportunità di coinvolgere la cittadinanza, le associazioni e le imprese del territorio nella diffusione di sensori di monitoraggio della qualità dell’aria. Come avviene ad esempio in Inghilterra, con il progetto Breathe London (Respira Londra).

I sensori – spiega il documento – possono infatti dimostrare scientificamente quanto le azioni, sia quelle già intraprese dalla Città di Torino sia quelle future, stiano effettivamente contribuendo alla riduzione dell'inquinamento. Monitorando costantemente la qualità dell'aria, si può quindi creare una correlazione tra l'implementazione delle politiche cittadine e i miglioramenti nell'ambiente e nella qualità dell’aria.

Torino deve essere d’esempio – afferma Simone Fissolo – sulla strada della decarbonizzazione e della sostenibilità ambientale.

Nel dibattito in aula, la consigliera Sara Diena (Sinistra Ecologista) si è detta favorevole a stimolare la Giunta Comunale sul monitoraggio della qualità dell’aria e sul contrasto all’inquinamento.

Anche Federica Scanderebech (Forza Italia) ha espresso la necessità che la Città di Torino investa maggiori risorse per la sostenibilità ambientale.

Torino è tra le città più inquinate d’Italia – ha detto Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) – e ben vengano quindi iniziative per migliorare la situazione.

L’auto-monitoraggio può aiutare a valutare meglio le politiche messe in campo – ha sostenuto Ivana Garione (Moderati). È fondamentale coinvolgere la cittadinanza in iniziative di scienza partecipata, per renderla protagonista dei processi di cambiamento – ha aggiunto Alberto Saluzzo (PD).

Pino Iannò (Torino Libero Pensiero) si è domandato quante risorse investirà la Città di Torino per sostenere il progetto.

In conclusione del dibattito, l’assessora alle Politiche per l’ambiente Chiara Foglietta ha ribadito la necessità di coinvolgere cittadinanza e imprese.

comunicato stampa