Uno come tanti è il nuovo romanzo dell’ex giudice e pubblico ministero torinese Ennio Tomaselli. Con la prefazione di Davide Petrini, edizioni Manni – ambientato tra Torino e la Calabria – Catanzaro, Castrovillari, Serra San Bruno –, narra una vicenda personale che incontra la grande Storia e, dal presente, catapulta Fabrizio Martini, avvocato poco più che trentenne alle prese con il concorso per entrare in magistratura, nel decennio compreso tra la fine degli anni ’70 e la fine degli anni ’80 alla ricerca di un padre biologico, magistrato penale dimissionario, forse colluso col terrorismo, di cui si sono del tutto perse le tracce.
Con l’aiuto di un diario cominciato dal padre proprio il giorno del rapimento di Aldo Moro, Fabrizio avvia una vera e propria indagine e affronta un passato “che era lì in agguato, pronto a piombargli addosso” fino a scoprire che cosa si cela dietro la scomparsa e colmare – a suo rischio e pericolo, e non solo – il grande vuoto alle origini della sua vita.
Tornano nel romanzo i temi cari a Tomaselli come il rapporto tra legalità e giustizia – “Giustizia giusta non è solo uno slogan, perché è un fatto che c’è anche quella ingiusta” – e la necessità della riparazione.
Mercoledì 6 novembre alle ore 18,30 si terrà la presentazione alla libreria Binaria in dialogo con Davide Mattiello, Presidente articolo21 Piemonte, componente del Comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie Coldirette e bloggerper il Fatto quotidiano e Giulia Marzia Locati, giudice del Tribunale di Torino e segretaria Magistratura Democratica Piemonte. Giovedì 7 novembre, ore 17,30 ci sarà invece la presentazione presso la cooperativa Borgo Po in dialogo con Bruno Gambarotta.