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Eventi | 04 novembre 2024, 09:40

Alla Lavanderia a Vapore di Collegno il festival di danza contemporanea e di comunità

Spettacoli e danza da venerdì 8 a lunedì 11 novembre

Alla Lavanderia a Vapore di Collegno il festival di danza contemporanea e di comunità

Da venerdì 8 a lunedì 11 novembre entra nel vivo la seconda edizione di FESTE, festival di danza contemporanea e di comunità presso la Lavanderia a Vapore di Collegno il festival ospita spettacoli, performance e workshop con grandi nomi della danza e della musica: in prima nazionale, Viola Scaglione cura le coreografie di Sequenze parallele, sei composizioni di Manuel Zigante e Riccardo Mazza eseguite dal vivo con i danzatori del Balletto Teatro di Torino; Virgilio Sieni insieme al pianista Andrea Rebaudengo, porta in scena Solo Goldberg Variations.

In programma anche Doriana Crema con l’apertura al pubblico di Tabula Rasa | Invito a Stare. Si inizia venerdì 8 novembre alle ore 20.45 con Viola Scaglione, danzatrice e direttrice del Balletto Teatro di Torino, che presenta in prima nazionale le coreografie pensate per Sequenze parallele, sei composizioni di Manuel Zigante e Riccardo Mazza, eseguite dal vivo e dedicate al rapporto tra l’essere umano e la natura, al loro complesso legame esistenziale, alla percezione del mondo che ci circonda e al senso di appartenenza.

Il violoncello di Manuel Zigante insieme al codice informatico eseguito da Riccardo Mazza (Live Algorithm) danno vita alla musica, le immagini realizzate ed elaborate da Laura Pol (Live Visuals) dialogano in parallelo con quelle create dall’intelligenza artificiale, mentre la danza di BTT con la cura di Viola Scaglione, porta profondità alla fusione tra arte e tecnologia, trasformando il linguaggio dell’algoritmo in esperienza fisica. Lo spettacolo, nato un’idea di Andrea Maggiora, vede in scena i danzatori Luis Agorreta, Nadja Gueewell, Noa Van Tichel e Luca Tomasoni.

 

Grande attesa, domenica 10 novembre alle ore 18.30 per Virgilio Sieni che, insieme al pianista Andrea Rebaudengo, porta in scena Solo Goldberg Variations, spettacolo che lo stesso Sieni ha definito come il manifesto linguistico del proprio ultratrentennale percorso di ricerca. Su musiche di Johann Sebastian Bach eseguite dal vivo da Andrea Rebaudengo, lo spettacolo rappresenta il coronamento dell’arte coreografica di Virgilio Sieni: la sperimentazione del corpo e del gesto e i molteplici linguaggi della danza, che travalica le barriere della forma e i codici convenzionali. Lo spettacolo si sviluppa in 32 quadri: le due arie, quella iniziale e quella finale, e le trenta variazioni di Bach. Ogni variazione è associata a un quadro di un artista italiano dal ‘300 al ‘600, tra cui Masaccio, Cimabue, Tiziano, Caravaggio e Piero della Francesca. Un viaggio attraverso una delle composizioni più famose del musicista tedesco, ma anche – e soprattutto – un viaggio attraverso la storia dell’arte italiana, che prende letteralmente corpo attraverso una serie di movimenti a metà tra l’improvvisazione e il riconoscimento, mentre il gesto perde la capacità di esprimere significati codificati e diventa citazione o, al contrario, sparizione (del corpo). La musica di Bach definisce un’architettura immateriale in cui la danza fa affiorare memorie figurative mai citate direttamente, piuttosto affettuosamente evocate in un percorso intimo che chiede condivisione. Certo, improvviso. Mi lascio cogliere da un continuo stupore, un divenire impercettibile dell’esserci. ‘Sbrandello’ con rigore il corpo e con fatica e dolore, così come con leggerezza e voglia di attraversamento, rifletto sul senso di sparizione: muoversi per sparire, divenire altro, far pesare il corpo per lasciare solo orme e tracce (Virgilio Sieni).

Lunedì 11 novembre, dalle ore 14.30 alle ore 17.30 sempre alla Lavanderia a Vapore, Virgilio Sieni conduce il laboratorio IL FIUME DA ATTRAVERSARE: Sieni incontra danzatori, musicisti e cittadini appassionati. Il laboratorio si svolge nel contesto dello spettacolo Goldberg Variation e affronta la relazione del corpo con l’arte e la musica unitamente a uno sguardo gettato sull’imprendibilità del gesto nel suo sconfinare nell’infinito. Cosa significa incarnare l’opera d’arte? Come questa risonanza diviene un dono che rinnova il nostro patrimonio gestuale? Attraverso le forme della tattilità e la memorizzazione di sequenze saranno analizzati il tempo rituale della ripetizione in dialogo col senso della variazione. Così la musica, le Variazioni Goldberg di J. S. Bach, costruirà la dimora sacra dell’agire dinamico dal corpo allo spazio e dallo spazio al dettaglio del gesto.  

comunicato stampa

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