Sempre più imprenditori di Torino e del Piemonte fanno della sostenibilità e dell’efficientamento delle proprie aziende un impegno forte e costante. In Piemonte il 25% delle realtà ha investito in “prodotti e tecnologie a maggior risparmio energetico e/o a minor impatto ambientale”, classificandosi al 6° posto in Italia per attività produttive in “ambito green”, mentre è del 25,6,% la percentuale delle attività regionali che ha effettuato una “formazione adatta transizione green e sostenibilità ambientale” per i propri dipendenti.
Alla transizione green sono interessati ben 255.314 addetti, il 18,7% di tutte le imprese del Piemonte attive nella filiera della casa (costruzioni, impiantistica, produzione materiali edili, legno, sughero, taglio e finitura pietra, studi di ingegneria e architettura), dell’autoriparazione, del trasporto merci e persone e di altre tipologie di produzioni. Nonostante queste performance, in Piemonte e Val d’Aosta rimane difficile reperire il 55,5% dei lavoratori con “competenze verdi e sostenibili”.
Sono questi alcuni dei dati che emergono dal dossier, realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, dal titolo “Energia e sostenibilità al centro della transizione green delle micro e piccole imprese”, che ha analizzato i dati di Unioncamere-Infocamere, Istat e Mef.
“Gli artigiani possono, anzi, devono diventare i veri ambasciatori della sostenibilità e della transizione, di questo grande cambiamento che non riguarda solo le imprese, ma coinvolge tutti i cittadini – dichiara Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – un cambiamento che non comporta solo obblighi e burocrazia, ma che rappresenta soprattutto nuove opportunità di lavoro e di mercato, basate su cinque fattori chiave: consapevolezza, conoscenza, competenza, responsabilità e competitività”.
“La transizione energetica e sostenibile è un percorso che ci vede protagonisti attivi, un salto evolutivo che ci porterà lontano, a patto di coglierne gli aspetti positivi – continua De Santis - questo però richiede orientamenti chiari e un accompagnamento qualificato per tutte le nostre aziende. Vogliamo costruire un futuro rispettoso dell'ambiente, promuovendo uno sviluppo sostenibile che migliori il benessere e la qualità della vita”.
Nella “sostenibilità”, e quindi nell’economia circolare, in Piemonte sono attive 10.921 imprese artigiane, il 71,9% di tutte le imprese operanti in questa fetta di mercato. Ben 43.019 sono gli addetti (23.143 a Torino), il 3,1% dei lavoratori delle imprese del Piemonte.
“La transizione, tuttavia, richiede anche concreti interventi politici di sostegno affinché un futuro, ancora tutto da realizzare, venga costruito dagli imprenditori come dai cittadini, superando le paure e affrontando con determinazione le incertezze – sottolinea De Santis – la sfida climatica ci offre una straordinaria opportunità: creare nuovi posti di lavoro, aprire nuovi mercati, modelli di business e innovare, trasformando le difficoltà in opportunità”.