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Sport | 02 novembre 2024, 14:04

La formazione pinerolese Sport Inclusion è campione di volley Fisdir

Il successo corona un lavoro di 5 anni, ma l’intenzione è di crescere ancora

La squadra Sport Inclusion

La squadra Sport Inclusion

A cinque anni dall’inizio degli allenamenti, con impegno costante, la squadra pinerolese Sport Inclusion ha conquistato il titolo di Campione d’Italia di pallavolo Fisdir per le persone con disabilità intellettiva e relazionale.

“Il torneo è andato molto bene. I ragazzi hanno vinto sei partite su sei, le quattro del girone e poi la semifinale e la finale. Hanno perso soltanto due set, quindi è stata un’esperienza decisamente positiva dal punto di vista sportivo”, racconta Marco Tealdo, educatore di cooperativa sociale,

Il torneo Fisdir Csi si è tenuto a Ravenna il 26 e 27 ottobre. La finalissima è stata combattuta. “Dopo la vittoria del primo set da parte di Sport Inclusion, durante il terzo c’è stato un colpo di scena: sono intervenuti gli arbitri per segnalare che la formazione consegnata dalla squadra avversaria non era corrispondente a quella indicata in precedenza, quindi sono stati penalizzati. Questo ha incoraggiato la squadra e alla fine l’abbiamo vinto. Questo ha restituito ai ragazzi una vera esperienza sportiva che è l’obiettivo per cui nasce Sport Inclusion: creare un’esperienza che attraverso lo strumento dello sport produca dinamiche di inclusione.”

Il progetto è nato il 25 ottobre del 2019, giorno del primo allenamento. Inizialmente sono stati messi insieme 43 atleti, divisi poi in gruppi. “Abbiamo visto che alcuni erano portati per l’esperienza agonistica, altri meno e altri ancora avevano delle limitazioni importanti sia in termini di deambulazione che a livello cognitivo. Con loro si fa un lavoro più improntato da ginnastica con le tecniche della pallavolo. Al momento i gruppi sono quattro: due si allenano il mercoledì, tra cui la squadra agonistica, e due il venerdì, seguiti da tecnici e fisioterapisti”, aggiunge Tealdo.

Ogni squadra comprende persone di diverse fasce d’età, dai 18 ai 40 o 50 anni. La divisione in gruppi è stata infatti intesa esclusivamente in base al tipo di abilità tecnica: il tipo di intervento è modulabile in base all’obiettivo che una persona può e decide di porsi.

Per quanto riguarda l’esperienza agonistica, si tratta di un gruppo di persone che si è trasformato in una squadra a tutti gli effetti, grazie al lavoro dello staff tecnico, di cui fanno parte Pavel Ricca, giocatore di serie B della Val Chisone, e Laura Rostan, allenatrice delle giovanili. “Per loro allenare gli atleti disabili di Sport Inclusion ha la stessa dignità e lo stesso valore che allenare e allenarsi con degli atleti di serie B o dei ragazzi. Hanno davvero fatto un lavoro di qualità. Il regolamento del torneo prevede che ci siano tra i sei giocatori in campo due partner, ovvero due atleti non disabili che non possono fare punto, ma solo giocare in ricezione e in alzata. Ecco, la squadra era così unita che non si notava alcuna differenza”, conclude Tealdo.

La volontà è quella di crescere ancora. Sport Inclusion continua a lavorare per aumentare il livello tecnico degli atleti: da quest’anno fa parte del team anche Enrico Vignetta, ex giocatore professionista di pallavolo.

Sabina Comba

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