Eventi - 01 novembre 2024, 07:23

Artissima 2024, le gallerie delineano l'identikit del collezionista: "Giovani interessati, ma spesso non riescono ad acquistare"

La media è sui 50 anni, il range di spesa della kermesse in generale si aggira tra i 2 mila e qualche milione di euro

Artissima e le altre sono entrate nel vivo della Art Week. Tanti i curiosi, ma anche gli appassionati che si stanno muovendo tra l’Oval e gli altri luoghi che ospitano le fiere in città.

Bisogna ricordarsi però che Artissima è una fiera, una vetrina per le gallerie che possono mettere in mostra opere per essere acquistate, da fondazioni ma anche da privati.

Questa è una fiera di scoperta - spiega il direttore Luigi Fassi - vola a intercettare giovani gallerie. Il collezionismo ci chiede una fiera di scoperta, non di conferma. Qui i collezionisti sanno che incontrano artisti e gallerie per lo più loro sconosciuti”.

Una kermesse più "accessibile" di altre il range di spesa è tra circa duemila euro fino a qualche milione.

Siamo una fiera che vuole rivolgersi alla classe media. Noi italiani siamo abituati a pensare di accompagnare la vita con opere d’arte, è un fatto quotidiano. Fa parte del nostro costume di vita”.

Ma qual è l’identikit del collezionista oggi? “Abbiamo una grossa motivazione di collezionisti dai 50 anni in su. Artissima non è una fiera respingente, qui si sentono a casa. Abbiamo notato poi che c’è un tentativo nei collezionisti di trasmettere questa passione alle nuove generazioni, ma non è semplice trovare collezionisti tra i 25 e i 30 anni”.

Parola ai Galleristi

Il nostro pubblico - commentano dalla galleria Biasutti & Biasutti di Torino, alla quarta partecipazione ad Artissima - è abbastanza eterogeneo, abbiamo collezionisti diverse fasce età anche perché presentiamo artisti storicizzati, con opere di valore medio alto, ma a volte presentiamo artisti più giovani, il cui costo delle opere è più basso. Spesso abbiamo collezionisti cui proponiamo artisti, storicamente importanti, ma che in quel momento il mercato mostra in sofferenza. Un esempio può essere Sergio Ragalzi o Andrea Nisbet. Credo - aggiungono - che in generale sia fondamentale entrare in galleria senza timore, è bello poter entrare e vedere le opere. Non deve essere un deterrente. Quando ero giovane, ricordo ai tempi della prima galleria di papà, la domenica le gallerie erano aperte. Era molto bello”.

Da noi c’è una forbice larga - spiegano da Umberto Benappi di Torino, al secondo anno in fiera -. Certo, più si abbassano i prezzi, dai 3 mila ai 15 mila, più sono giovani. Dai 45 anni in su invece spendono anche milioni.  Ci sono poi collezionisti robusti, di una certa età, ma che indagano e riflettono sul contemporaneo. Ad Artissima diciamo che in generale il pubblico tendenzialmente che acquista è under 70. Che tramandano? Pochi”.

Più scettico Giorgio Persano di Torino, anche loro al secondo anno ad Artissima. “I vecchi collezionisti non ci sono più, i giovani nemmeno. Solitamente il padre compra e il figlio vende. Manca in Italia la cultura del collezionismo, si colleziona di tutto, ma anche di niente. Spesso i giovani sono interessati, ma non hanno né i mezzi né le possibilità".