Cultura e spettacoli - 01 novembre 2024, 10:13

A The Others, l'artista Armando Lulaj spegne le luci della sua opera: "Il dialogo internazionale si è fermato"

Un gesto simbolico dopo gli ultimi conflitti. La scritta, esposta dalla galleria Artra, resterà nelle casse per tutta la durata della fiera

L’edizione di The Others Art Fair quest’anno più che mai punta sull’internazionalità. Dalla location sede Onu, all’ILO, fino al fil rouge che la percorre: il mondo. 

“Ogni anno diamo delle linee guida non dei temi per non limitare la creatività degli artisti - spiega il direttore artistico, Lorenzo Bruni -. Quest’anno si indaga il confronto tra punti di vista culturali differenti. L’altro punto è quello del periferico, tanti spazi che vengono da piccoli paesi, ma che ci danno una visione inedita di cosa vuol dire essere artisti oggi”. 

Armando Lulaj è uno di questi artisti. Albanese di origine, lavora da anni con la galleria Artra di Milano. Per The Others ha presentato un lavoro al neon con la scritta "When you come here What you hear here What you see here when you leave here leave it here", che tuttavia è rimasto nelle casse di imballaggio. 

“È stata una scelta dell’artista - spiega il gallerista - ci ha chiesto di non aprirla. L’opera c’è ma resterà dentro la cassa, non sarà esposta per tutta la durata della fiera”. 

Un gesto simbolico voluto da Lulaj in questi tempi di conflitti globali. 

“Dobbiamo aspettare il momento giusto -spiega Bruni - per parlare di dialogo, altrimenti gli togliamo di significato. Da albanese ha vissuto in prima persona i disagi delle tensioni sociali. Oggi sceglie di spegnere la luce del suo neon, perché il dialogo si è fermato, ed è bene che questa frase sia in attesa”.