A novembre torna “Open School” il progetto del Teatro della Caduta e di To.o.l – Torino Open Lab che apre alla comunità e al territorio le porte di licei, istituti tecnici e professionali con due spettacoli teatrali di compagnie pluripremiate. Come tutti gli anni, a occuparsi della buona riuscita degli eventi saranno gli studenti, che diventano promotori, padroni di casa e veri protagonisti della scuola. Quest’anno il compito spetterà a due classi terze del Liceo Domenico Berti, coinvolto per il quarto anno consecutivo nel progetto “Open School”, riconosciuto da Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro) in ambito ministeriale come buona pratica di alternanza scuola-lavoro all'interno del catalogo "La scuola, che impresa".
Per due settimane (dal 4 al 12 novembre) 50 studenti dell'indirizzo Economico e Sociale del Liceo Berti di Torino hanno infatti preso lezione di videomaking, storytelling, promozione, comunicazione, curando la messa in scena delle serate, dal coinvolgimento del pubblico alle interviste finali alla platea e agli attori. Trentacinque ore di laboratori pratici, inseriti all'interno dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (Pcto), in cui i ragazzi, inoltre, hanno potuto assistere alla lettura di “Molly” sulla storia vera di un’adolescente che nel 2017 si è tolta la vita dopo aver visto un enorme quantità di contenuti online legati al suicidio, realizzata in collaborazione con Cubo Teatro; allo spettacolo “Beata conoscenza. HIV? Parliamone...” sull’educazione sessuale e sulle malattie sessualmente trasmissibili, in collaborazione con l'Associazione Giobbe e, infine, all’incontro informativo sul benessere psicofisico degli adolescenti, in cui i referenti di alcune associazioni tra cui Eufemia, ACMOS e DireFareBaciare, la rete che riunisce i Centri di Protagonismo giovanile di cui fa parte anche il Teatro della Caduta, hanno illustrato i servizi del progetto “La salute non è un’isola”, sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo. Oltre che dallo staff sempre presente del Teatro della Caduta e di To.o.l, il percorso di sviluppo delle soft skills e di orientamento nelle due classi è stato guidato da: Francesco Giorda, attore teatrale, formatore, presentatore e artista di strada, che utilizza gli strumenti dell’ambito teatrale per condurre gli studenti nella realizzazione del tour della scuola delle serate conclusive; Gaia Russo Frattasi, videomaker, che insegna ai ragazzi come raccontare sé stessi e il proprio mondo attraverso le tecnologie digitali e Ornella Rosato, direttrice della webzine di Theatron 2.0 (testata giornalistica web romana under 35), che spiega come comunicare e promuovere gli eventi finali.
Giunto alla quinta edizione, quest’anno propone il 14 novembre “A te e famiglia” della compagnia DAF Project. Lo spettacolo, vincitore del premio “INBOX 2024/2025” e “L’Italia dei visionari 2023”, ci conduce alla scoperta del mondo della giustizia minorile in Sicilia, protagonisti i ragazzi a cui lo Stato offre la possibilità di una “messa alla prova” e gli educatori che, insieme a loro, affrontano questo percorso. Il 15 novembre in scena ci sarà “Molto dolore per nulla” della compagnia Atto Due, vincitore del premio “Per chi crea SIAE”, un racconto intimo e autoironico di una fatica, quella che si fa per crescere, per smarcarsi dai modelli di riferimento ed imparare a rispettarsi per come si è.
Per entrambe le serate l’appuntamento è alle ore 19 nel Liceo torinese Berti, in via Duchessa Jolanda 27 bis, dove gli studenti accoglieranno il pubblico con una visita guidata performativa della scuola e un aperitivo, prima dell’inizio degli spettacoli.
Avviato nel 2019, il progetto “Open School”, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Comune di Torino e Fondazione Compagnia di San Paolo, negli anni precedenti ha coinvolto 19 classi piemontesi, oltre 300 studenti e ha portato a scuola 2.630 spettatori. Gli istituti e i licei finora toccati sono: l’Istituto Avogadro di Torino; il Convitto Nazionale Umberto I; il Liceo Statale Domenico Berti; l’Albe Steiner di Torino; I.I.S Noberto Bobbio di Carignano e il Liceo Porporato di Pinerolo.