Eventi - 31 ottobre 2024, 13:18

The Others arriva all’ILO ma vuole trovare casa: “Ideale avere tutte le fiere nomadi al Lingotto” [FOTO]

Parla Roberto Casiraghi, fondatore della fiera aperta fino al 3 novembre: "Si migliorerebbe la circolazione del pubblico durante l'Art Week e Artissima manterrebbe l'Oval. Troppi eventi in una settimana? Può darsi"

The Others arriva all’ILO ma vuole trovare casa

The Others apre le porte dell’internazionalità all’ILO fino a domenica 3 novembre. Una nuova location per la fiera che nasce come nomade, ma che mira a una casa fissa. 

"Vogliamo essere un progetto internazionale"

Abbiamo l’ambizione di essere un progetto internazionale sia a livello di artisti rappresentati che di gallerie coinvolte” spiega Roberto Casiraghi, il fondatore della fiera giusta oggi alla sua 14esima edizione. 

Il Padiglione Americas 2, occupato per questa edizione, legata al fil rouge de Il mondo, tornerà al suo uso ordinario di albergo in una veste rinnovata, questo però segnica che The Others dovrà trovare l’ennesima sede.

Il nomadismo è stato l’elemento determinante di tutti questi anni, ma abbiamo 14 anni, non abbiamo più i pantaloni corti. Ci piacerebbe trovare un posto che resti permanente. Tutti gli anni noi dobbiamo vendere il luogo e poi il progetto Sta diventando faticoso, i luoghi disponibili a Torino li abbiamo sperimentati quasi tutti”. 

"L'ideale sarebbe andare tutti al Lingotto"

Quale dunque l’alternativa? “In una situazione come quella di Torino, vista l’importanza della settimana dell’arte, la cosa migliore sarebbe di raggruppare i nomadi tutti nello stesso posto, l’ideale sarebbe andare tutti al Lingotto”. 

In vista anche di una migliore viabilità: “In questa settimana, ci sono pochi taxi, i mezzi li usano poco, almeno facilitare gli spostamenti. Si alcuni hanno le navetta, ma il traffico è un casino. L’Oval resterebbe di Artissima, ma ci sarebbero tutti gli altri Padiglioni del Lingotto Fiere dove potrebbero stare con eguale dignità le altre fiere”.

Si tratta di un intervento potente, prima di tutto sui costi. Perché il Lingotto costa tanto, poi dovremmo riprendere la modalità di allestimento di stand come Torino Esposizioni, però in funzione di avere tutto concentrato, lo faremmo volentieri”. 

Le fiere in città sono aumentate, tanto che si fatica a vedere tutto in una settimana, non siamo arrivati un po’ al troppo? “Può darsi”.

La replica di Fassi: "Dialogo aperto a tutti"

Interpellato sulla questione, il direttore Luigi Fassi aggiunge: "Fintanto che ho 22 mila metri quadrati a disposizione dell’Oval non ho problemi. Certo occorre una città agile è un elemento fondamentale. Poi ci deve essere ovviamente un dialogo tra tutti”.