Nuova puntata nella crisi della Psa Pipes di Nichelino, azienda dell'indotto automotive, che ha annunciato la chiusura con il conseguente licenziamento di tutti i 31 lavoratori.
I sindacati: "Attivare subito la cassa integrazione"
Nella giornata di oggi, mercoledì 30 ottobre, Fim, Fiom e Uilm hanno incontrato l'assessore al Lavoro del Comune di Nichelino, Fiodor Verzola, per fare il punto della situazione. "All'Amministrazione - hanno spiegato i sindacati - abbiamo ribadito la necessità di avviare un percorso che preveda l'utilizzo di tutti gli strumenti a disposizione, a partire dalla cassa integrazione. L'obiettivo comune deve essere il ritiro dei licenziamenti e la tutela di lavoratrici e lavoratori".
"Se la proprietà, come ha dichiarato, è disponibile a ricollocare i dipendenti che sta licenziando, ritiri la procedura e apra una discussione seria con le organizzazioni sindacali". Nei prossimi giorni si svolgeranno le assemblee dei lavoratori.
Nichelino si attiva per i lavoratori
Intanto a Nichelino si prepara un atto da discutere nel prossimo Consiglio comunale, attivando la commissione lavoro per trovare soluzioni in favore dei lavoratori dell'azienda, con il varo di sgravi fiscali sui servizi per le famiglie coinvolte: quindi mensa, nidi, i servizi del Cisa e laddove il Comune di ha la possibilità di agire direttamente.
Valentina Cera e il Consiglio regionale
Mentre nel Consiglio regionale di ieri la consigliera di minoranza Valentina Cera di AVS ha presentato un’interrogazione sul destino di lavoratrici e lavoratori della Psa Pipes , per sollecitare l’Assessora al lavoro Elena Chiorino a varare azioni concrete di sostegno alle famiglie che perdendo il lavoro si ritrovano senza futuro: "I Comuni coinvolti e la Regione Piemonte in coordinamento, hanno la responsabilità di trovare risposte concrete per supportare e non lasciare sole e soli lavoratrici e lavoratori della Psa", ha sottolineato Cera.