Arrivare in tempo è il titolo della più grande mostra retrospettiva dedicata all’artista Salvo, organizzata alla Pinacoteca Agnelli, in contemporanea con Artissima e la Art Week torinese e aperta fino al 25 maggio 2025.
L’esposizione, a cura di Sarah Cosulich & Lucrezia Calabrò Visconti, occupa tre piani della Pinacoteca in un percorso che racconta l’artista, siciliano d’origine, ma torinese d’adozione, che andò sempre controcorrente rispetto ai suoi tempi. Precursore, protagonista di una traiettoria indipendente e originale.
All’anagrafe Salvatore Mangione, nacque a Leonforte in Sicilia nel 1947 ma si trasferì a Torino nel 1956. Si avvicinò durante la prima fase della sua carriera al vocabolario visivo dell’Arte Concettuale e dell’Arte Povera, affrontando temi come l’autorappresentazione e il linguaggio in opere fotografiche e scultoree. Dall’inizio degli anni Settanta, Salvo scelse di dedicarsi esclusivamente alla pittura, rimanendovi fedele per i successivi quarant’anni.
Attraverso otto capitoli e 170 opere, la mostra presenta alcuni dei momenti più importanti del lavoro artistico di Salvo, mettendo in evidenza alcuni aspetti come la sperimentazione nella ripetizione degli stessi soggetti; il ruolo dell’artista e il suo rapporto con la storia dell’arte, con la scrittura e la letteratura.
Si passa dalle fotografie concettuali, passando ai bar, con i famosi giocatori di flipper, per raggiungere i paesaggi urbani, con strade, periferie, fabbriche, porti, fino alla suggestiva sala dedicata ai notturni e agli amati tramonti, cui l’artista voleva sempre “arrivare in tempo” per poterli ammirare.
Per info: https://www.pinacoteca-agnelli.it/