“Signora buongiorno, siamo i Carabinieri di Ivrea. E’ successa una tragedia: suo figlio ha investito un anziano di 85 anni, l’uomo è in pericolo di vita. Deve pagare
8.200 euro in contanti altrimenti suo figlio andrà in carcere”.
Con queste parole, nei giorni scorsi, due truffatori hanno cercato di raggirare un’anziana signora.
Sorpresa dalla comunicazione, la donna non capisce, si agita, tenta di avere maggiori informazioni, ma il panico prende il sopravvento. Esegue tutte le istruzioni, raccoglie 8200 euro in contanti che custodisce in casa, li mette in una busta e la chiude con la spillatrice. Scende in strada dove ad attenderla c’è un certo “Andrea”, un altro finto carabiniere. A lui dovrà consegnare il malloppo. Il
piano è quasi riuscito, ma all’improvviso si materializza un ostacolo imprevisto. La
nipote che abita al piano di sopra e che in quel momento incrocia la vittima in cortile. “Nonna dove vai?” le chiede la donna. La nonna racconta tutto, ha fretta, deve aiutare suo figlio. La nipote però non ci casca, la invita a tornare in casa, la tranquillizza, le dice “ci penso io”.
Immediatamente chiama il papà: “Torna a casa, la nonna è stata truffata”. L’uomo non se lo fa ripetere due volte, rientra e contemporaneamente anche lo zio, figlio della parte offesa e ignaro di tutto, fa ritorno.
Mentre tutti sono in cortile a discutere di quanto accaduto, dal muretto del viale si scorge un ragazzo, sembra controllare la situazione. Un comportamento che non sfugge ai presenti che, insospettiti, gli corrono incontro e lo bloccano in attesa dell’arrivo dei Carabinieri.
La scena è seguita a distanza da un altro soggetto che, annusato il pericolo, fugge a bordo di un’ autovettura. Le indagini hanno però permesso di risalire anche al complice. Si tratta di un 41enne italiano. Il giovane di 20 anni è stato invece arrestato con l'accusa di tentata truffa aggravata” e portato in carcere a Ivrea, mentre il complice è stato denunciato.