Cultura e spettacoli - 30 ottobre 2024, 07:33

L'arte contemporanea incontra l'antichità: a Palazzo Madama arriva il progetto Crossing

Inaugurata lunedì, all'interno di uno dei simboli storici di Torino, la mostra delle opere degli artisti Frederique Nalbandian, RunoB, Marta Sforni e Giuseppe Lo Cascio

Antichità e arte contemporanea a Palazzo Madama

L'arte contemporanea incontra la collezione di antichità e la struttura millenaria di Palazzo Madama in occasione di Artissima: è stata inaugurata lunedì, all'interno di uno dei simboli storici e architettonici di Torino, la mostra “Crossing.

Gli artisti e le opere

L'esposizione, che terminerà l'8 dicembre, ha coinvolto 4 artisti molto diversi tra loro: gli stessi si sono confrontati con gli spazi, la storia e la collezione di uno dei simboli di Torino. In cima allo “Scalone Juvarriano” trovano spazio le “Panacee” della francese Frederique Nalbandian, 3 sculture realizzate in stoffa e sapone che rimandano all'antico omaggiando la contemporaneità attraverso l'arte povera. Nella “Sala delle Ceramiche” è invece possibile ammirare i vasi del cinese RunoB, ispirati alle classiche raffigurazioni culinarie ma reinterpretati in chiave “fast food” e “take away”.

Proseguendo, nella “Sala dei Vetri” ci si imbatte in un tondo di circa 2 metri realizzato da Marta Sforni per omaggiare il grande lampadario veneziano sovrastante, soggetto ricorrente della pittura dell'artista e simbolo di una costellazione. Quarta e ultima opera di Crossing, situata nella “Veranda Juvarriana” è un'installazione di Giuseppe Lo Cascio che, attraverso schedari monumentali assemblati come costruzioni modulari, simboleggia un “raccoglitore di memoria” o un “rifugio del sapere”.

Nuove prospettive

I visitatori avranno quindi la possibilità di godere di Palazzo Madama secondo nuove prospettive: “Abbiamo ragionato - sottolinea il direttore di Palazzo Madama Giovanni Villa – sulle nostre collezioni, che nascono come storia del lavoro e delle arti applicate antiche, avvicinandole al pubblico dei giorni nostri; il dialogo con il territorio è importantissimo e Artissima in questo è emblematica”.

In questo modo - aggiunge la curatrice Cristina Beltrami – diamo al visitatore un punto di vista diverso e ulteriore, uno sguardo laterale su una collezione straordinaria, complessa e densa come quella di Palazzo Madama”.