Attualità - 30 ottobre 2024, 15:05

Firmato l'accordo di valorizzazione per il giardino botanico Rea

L'intesa sottoscritta da Regione Piemonte e Comune di Trana

Firmato l'accordo di valorizzazione per il giardino botanico Rea

Oggi a Trana, presso il Giardino Botanico Rea, l’Assessore Regionale al Patrimonio e Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC) Gian Luca Vignale e il Sindaco di Trana Cinzia Pachetti hanno siglato l’Accordo di Collaborazione e valorizzazione per la gestione del Giardino Botanico Sperimentale Rea.

Il Giardino di proprietà della Regione Piemonte sarà gestito in collaborazione con il Comune di Trans per lo sviluppo della fruizione turistica, scientifica e ambientale dell’importante sito naturalistico di frazione San Bernardino a Trana.

La Regione investirà 1,8 milioni di euro dei Fondi di Sviluppo e Coesione per la manutenzione straordinaria e valorizzazione che consiste nella sostituzione delle serre, il rifacimento delle caldaie e l’installazione di pannelli fotovoltaici. Inoltre con un impegno di 440mila euro sarà garantita la gestione ordinaria nel prossimo triennio per la sua promozione, valorizzazione e conservazione.

 

<Il Giardino Botanico Rea è un bene della Regione Piemonte, ma più di tutto un patrimonio che necessita di aprirsi ad un pubblico sempre maggiore attraverso la sua valorizzazione – spiega l’Assessore Vignale – con una promozione che deve superare i confini della mera conservazione fine a sé stessa. I Giardini sono un luogo di divulgazione scientifica, un luogo dove dal più piccolo visitatore all’adulto è possibile apprezzare la bellezza della natura, sia con un approccio scientifico che naturalistico e turistico.

Oggi, con questo atto, la regione e il Comune di Trana diventano partner istituzionali nella sua promozione e gestione. Perché un simile bene è di tutti i piemontesi, ma ancora di più è un’eccellenza della comunità di Trana e dei suoi cittadini>.

 

<I Giardini Rea sono un patrimonio di tutti i tranesi e dei cittadini della Valle – ha dichiarato il Sindaco di Trana Cinzia Pachetti – sul quale le precedenti amministrazioni, la nostra e le associazioni hanno investito molto in passato per la sua cura ed ora è nostro compito lasciare alle future generazioni un giardino più ricco, fruibile e accogliente. Abbiamo già provveduto ad affidare la manutenzione dei Giardini, ora potenzieremo la sala di accoglienza con nuovi arredi e tecnologie. Ne faremo un ampio uso dal punto di vista educativo, scientifico, come sala convegni, office e co-office. Con oggi comincia un nuovo capitolo e uno sguardo al futuro per questo patrimonio condiviso tra Comune e Regione>.

 

IL GIARDINO BOTANICO SPERIMENTALE REA

Il giardino si sviluppa su di una superficie di circa 10.000 mq, parte integrante del Museo Regionale di Scienze Naturale, si trova ad una quota di 450 metri. Sono coltivate circa 2000 tra specie, varietà e cultivar di piante provenienti dal Piemonte, Italia e da tutto il mondo. Le specie piemontesi sono inserite in biotòpi, che rappresentano piccoli ambienti ricostruiti: bosco misto di latifoglie, ambiente acquatico, roccera calcarea e di serpentino.

Due serre a differente clima ospitano rispettivamente piante tropicali, succulente, mentre una terza serra è dedicata alla collezione di specie carnivore e, durante l’inverno ospita le specie delicate: agrumi, fuchsie, pelargoni.

E’ presente un arboreto con specie ornamentali rustiche. Principali collezioni riguardano il genere Iris, che comprende sia specie botaniche (Iris perrieri, Iris sibirica, Iris graminea, ecc) che cultivar ornamentali, in particolare Iris barbate alte.

Questa collezione custodisce Iris storiche create da Giuseppe G. Bellia e dalle “Signore delle Iris” (Nita Stross Radicati, Gina Sgaravatti, Mary Senni, Flaminia Specht), negli anni 60 del Novecento, per poi arrivare a ibridatori moderni, sia italiani che stranieri. Altra collezione di specie ornamentali riguarda il genere Fuchsia, con circa 20 specie botaniche e 50 cultivar.

Collezioni di specie officinali, aromatiche e alimentari sono ospitate in tre aiuole e una area è dedicata al recupero dei cereali antichi e storici.

Una zona è stata creata con piante idonee ad attirare e nutrire farfalle e utili insetti impollinatori. Inoltre sono stati sistemati un alveare didattico e degli hotel per insetti impollinatori, per sensibilizzare i visitatori a questa importante tematica.

Le attività sono rivolte alla divulgazione e lo studio della botanica, sia per gli adulti che per le scolaresche in visita.

comunicato stampa