Attualità - 29 ottobre 2024, 07:10

Una Mole sempre più anziana: più di un torinese su 4 ha oltre 65 anni. E in Piemonte sono ancora di più

Secondo i dati Istat, su una popolazione complessiva di oltre 4,2 milioni di persone in tutta la regione, il 26,39% è over65. Ma il capoluogo non è nemmeno la provincia più avanti con l'età. E giovedì i pensionati protestano davanti alla Regione

A Torino e in Piemonte sono sempre di più le persone con oltre 65 anni di età

Una città sempre più anziana. Lo dicono anche gli ultimi dati Istat che certificano come, sotto la Mole, oltre un torinese su quattro abbia più di 65 anni di età. I numeri sono stati diffusi dalla Spi Cgil, che ha organizzato per giovedì una protesta davanti al grattacielo della Regione per far sentire la voce di chi ha i capelli bianchi contro le ultime decisioni del Governo su Sanità, potere d'acquisto e autosufficienza.

Torino e le altre province

Ma per far capire quanto queste dimensioni incidano nella quotidianità della nostra società bisogna fare ricorso ai numeri. Al primo gennaio 2023, in particolare, su una popolazione complessiva di 4.251.351 di persone in Piemonte, gli over 65 erano il 26.39% (dunque 1.121.870). Dividendo in ulteriori classi d’età, nella fascia 65-79 anni troviamo il 17.58% della popolazione totale, mentre nella fascia over 80 si trova l’8.81%.

Differenza anche di genere: le donne over 65 sono di più degli uomini (56% del totale degli over 65), mentre complessivamente in Piemonte abbiamo 629.685 donne over 65 a fronte di 492.185 uomini.

Nella distribuzione delle diverse province, poi, Torino conta il 26.16% delle persone con più di 65 anni. Un dato che la posiziona in linea con il dato regionale, ma ci sono territori che hanno una carta d'identità ancora più avanzata: Vercelli, per esempio (27,78%), ma anche Asti (27,03%) e ancora di più Alessandria (28,42%) e Biella (che sfiora il 30%). Un 28% pieno per il Verbano Cusio Ossola.

Ad abbassare la media, invece, concorrono Novara (24,63%) e Cuneo (24,85%).

Ma nei prossimi anni la situazione potrebbe accentuarsi ancora di più: la fetta di popolazione attualmente tra i 50 e i 60 anni è molto ampia, il che comporterà un ulteriore aumento della popolazione anziana. Seguendo la tendenza attuale, il numero di over65 cresce di circa 10mila unità all'anno.

Anziani non autosufficienti

Sempre incrociando numeri Istat e Inps, poi, in Piemonte ci sono 249mila anziani non autosufficienti e 60.430 persone con 80 anni o più con l’assegno di accompagnamento. Ci sono migliaia di persone non autosufficienti in attesa dell’inserimento nelle RSA convenzionate e - su circa 32.500 posti letto accreditati al 31 dicembre 2023 - meno della metà risultano occupati a luglio 2024. Sono 15mila le persone che avrebbero ad oggi i requisiti di gravità sanitaria, ma che sono ricoverate privatamente, con costi che superano i 3.000/4.000 euro. Inoltre, dal 2021 ad oggi c’è stato un incremento del 5% delle rette.

Dati pensionistici previdenziali

Sono 1.403.000 le pensioni erogate in Piemonte: 711.000 da lavoratori dipendenti, 194.000 da lavoratori pubblici, 395.000 da lavoratori autonomi, 45.000 da lavoratori parasubordinati e sono 56.000 le pensioni assistenziali. Il 53% delle pensioni ha un importo mensile inferiore a 750 euro.


Le pensioni dei dipendenti pubblici sono più alte e tendono ad alzare la media. In generale, le pensioni delle donne sono significativamente più basse (dato sia nazionale che regionale). La differenza di genere è davvero importante: sulle pensioni anticipate in media una differenza di 550 € in meno alle donne, su quelle di vecchiaia 300 € in meno.

Le pensioni piemontesi sono leggermente sopra la media nazionale.

A livello territoriale, le pensioni (settore privato) nella provincia di Torino sono mediamente più alte rispetto alle altre province (dai 100 € ai 400 € in media in più). La provincia con le pensioni più basse è Verbania.

Numeri che preoccupano

Nel Rapporto Gimbe che fotografa la situazione della sanità in Italia, il Piemonte risulta la peggiore per numero medio di assistiti, con 1.108 a fronte di un tetto teorico massimo di 880 e di una media nazionale di 898. In particolare, il Piemonte emerge al primo posto come peggiore realtà del Nord sul dato che vede le persone abbandonare l'accesso alle cure: l’8,8% dei nuclei familiari, quasi uno su dieci, non accede ai servizi, a fronte di una media nazionale che oscilla (in maniera, comunque, molto preoccupante) attorno al 7,6%.

Non solo: il rapporto ci restituisce anche una situazione gravissima per ciò che riguarda l'applicazione del Pnrr in Piemonte in materia dei progetti di edilizia sanitaria da attivare entro il 2026: solo 17 su 82 le Case di Comunità attivate (il 21%), ancora a zero i 27 ospedali di comunità previsti, 27 realizzate su 43 le Centrali Operative Territoriali (COT).